Zecca e monete del Comune di Pisa – Dalle origini alla Seconda Repubblica XII sec.-1406 – vol. I – di Monica Baldassarri
Questa fatica di Monica Baldassarri non è un repertorio di monete, perlomeno non è solo questo. Sin dalle prime righe si evince che è un lavoro che viene da “lontano”, frutto dell’attività di studiosa e di ricercatrice che l’autrice porta avanti da anni.
Come infatti ci ricorda nella Presentazione la prof.ssa Lucia Travaini, quest’opera vede la luce come tesi di dottorato circa dieci anni orsono e, in un certo senso, è quasi un bene che sia stata pubblicata soltanto ora, perché negli anni la Baldassarri ha arricchito notevolmente la serie degli apparati, soprattutto corredandola dei nuovi ritrovamenti e dei nuovi studi sulla zecca pisana, che non ha avuto negli anni la fortuna di essere stata al centro di importanti monografie, come invece accaduto anche per delle zecche di minor rilevanza storica. Come aggiunge la prof.ssa M. Luisa Ceccarelli Lemut nell’altra Presentazione, sono di particolare interesse le appendici e la documentazione dei rapporti tra la moneta pisana e le altre monete coeve.
Questo I volume ricopre l’arco di tempo che intercorre tra la metà del XII secolo al 1406, data dell’inizio del dominio fiorentino, quindi il periodo detto della “prima libertà”. La Baldassarri ripercorre le fasi di questo primo periodo ad iniziare dal Privilegio concesso alla città da Federico I Barbarossa, coevo a quello concesso a Lucca. L’opera si sofferma poi sui metalli e sulle estrazioni minerarie, per dipanare poi la storia delle emissioni pisane lungo questo periodo. Un intero capitolo viene dedicato ai luoghi e alla struttura della zecca pisana.
Segue poi il catalogo delle emissioni, la parte più corposa della monografia, ciascuna delle quali è illustrata con delle pregevoli schede; a questo proposito l’autrice si sofferma su alcuni nominali inediti del Trecento e particolare rilevanza assume la schedatura completa di tutte le monete presenti nel Museo di San Matteo, edita parzialmente – e con molti refusi tipografici – a suo tempo da Luciano Lenzi.
Non meno importante risulta l’appendice sui ritrovamenti che costituiscono sempre il dato più funzionale alla ricostruzione della circolazione monetaria. Dopo un’ulteriore appendice sulle fonti scritte, l’opera si conclude con una congrua bibliografia che ripercorre e fissa gli studi sulla zecca pisana. Gradevoli e funzionali alla consultazione risultano le scelte grafiche e tipografiche dell’opera. Monica Baldassarri attualmente è direttrice del Museo Civico di Montopoli in Val d’Arno nonché assegnista di ricerca presso l’Università di Pisa.
Questo primo sembra un buon viatico per attendere il II volume, che sembra in dirittura d’arrivo e che affronterà la monetazione pisana fino al 1509 – cioè tutto il periodo della discesa di Carlo VIII e quello definito della “seconda libertà” e che comprenderà anche tutti gli indici analitici comprensivi dei due volumi.
Monica Baldassarri
Zecca e monete del Comune di Pisa – Dalle origini alla Seconda Repubblica
XII sec.-1406 – vol. I
Felici Editore – Pisa 2010, pp. 486
75 euro
www.felicieditore.it