da Panorama Numismatico nr.252 – Giugno 2010
Ancora dalla rivista Rassegna Numismatica del giugno 1933. Ancora un racconto su un tesoro. Ma questa volta andiamo in Polonia.
Viene trovato un cofano di artiglieria pieno di monete. Un tesoro poi conteso dalle autorità e l’astuto contadino che l’ha trovato che lo sorveglia giorno e notte grazie anche ad un sistema d’allarme ante litteram…
Si apprende da Varsavia che si svolge attualmente davanti al Tribunale di Vilno un interessante processo sul diritto di proprietà di un ingente tesoro rinvenuto da un contadino. Poco tempo fa un agricoltore di nazionalità lituana nell’arare un suo campo nei dintorni di Vilno mise allo scoperto un cofano di artiglieria che conteneva monete d’oro russe per il valore di un milione e mezzo di rubli.
Nel timore che il fisco polacco gli sequestrasse il tesoro, l’agricoltore non fece denuncia, ma si limitò a informare della scoperta il suo avvocato, incaricandolo di sondare il terreno presso le autorità, per appurare se lo Stato polacco fosse disposto a riconoscergli il diritto alla metà della ingente somma.
Gli organi statali rifiutarono di assumere impegni di sorta e imposero all’avvocato di rilevare il punto della scoperta e l’ubicazione attuale del tesoro.
L’avvocato rifiutò, adducendo l’impegno del segreto professionale. La direzione del fisco intentò allora causa contro l’avvocato.
Intanto l’astuto contadino ha preso tutte le precauzioni per garantirsi il possesso del denaro. Le monete sono state seppellite a grande profondità, e il tesoro nascosto viene vigilato giorno e notte a turno dal contadino e dal di lui figlio, i soli che ne conoscano l’ubicazione. Essi sono pure in costante “comunicazione” con le monete per mezzo d’un sistema elettrico di allarme che li avverte di ogni movimento attorno all’oro tanto gelosamente custodito. Di fronte a questa situazione si sta studiando la possibilità di venire a un accordo.