di Francesco Pastrone
Tirature e rarità del 2 centesimi 1900 e del 10 rubli 1894
Ho cominciato a collezionare monete all’età di 4 anni e verso la fine degli anni Cinquanta mi sono fatto comprare da mio padre il primo catalogo. Essendo all’epoca abituato a saccheggiare le riserve di rame dei miei parenti (tutti viticoltori) avevo a disposizione una quantità di monete di rame, tra le quali i due centesimi di Umberto I. Con mio grande stupore lessi che negli anni 1897 e 1898 erano stati coniati più di 4 milioni di esemplari mentre nel 1900 soltanto 2 milioni e 700 mila! In pratica, invece io trovavo molto più facilmente gli esemplari con data 1900 che gli altri due. Tentavo di darmi diverse spiegazioni: il 2 centesimi del 1900 era stato distribuito soprattutto in Piemonte; la moneta era stata tesaurizzata perché era la prima del nuovo secolo…
Alcuni anni fa sfogliando il Carboneri1 ebbi la spiegazione del mio problema: a pagina 907 l’autore scrive che nel 1901 furono coniati per un ammontare di Lire 62.812,56 ovvero 3.140.628 esemplari da 2 centesimi: coniate a Roma con l’effige, come sopra, e millesimo 1900.
Ho segnalato la scoperta ad un amico, il quale, sul suo catalogo edizione 2008, ha portato la tiratura a 5.875.628, tutti gli altri editori di cataloghi (in Italia sono una miriade) pur citando il Carboneri come opera consultata, continuano allegramente a copiarsi l’un con l’altro (Absit iniuria verbis).
L’altra questione, che mi ha sempre intrigato è la rarità del 10 rubli di Alessandro III 1894: tutti i testi consultati, anche i più antichi, riportano una tiratura di 1007 esemplari eppure la data in questione è almeno dieci volte più comune di quella in cui si riporta la più alta tiratura, ovvero il 1887 con 475.000 esemplari.
La soluzione del rebus mi è apparsa sfogliando il “Rapport au Ministre des Finances” del 1896 2, alla pagina 141 riporta la tiratura delle monete in oro russe dal 1886 al 1895, monete ammesse alla circolazione su tutto il territorio dell’Unione Monetaria Latina. Alla voce “imperiale” ovvero 10 rubli, da una tiratura 1007 esemplari per il 1894, ma ben 5.000.038 esemplari per il 1895. Sappiamo che il 10 rubli del 1895 con l’effige di Alessandro III non è conosciuto, risultano solo 125 pezzi di 10 rubli a peso di grammi 12,9 con l’effige di Nicola II, monete che sono da considerarsi progetti.
In linea generale i 10 rubli di Alessandro III sono monete rare perché, con l’oukase (decreto imperiale) del 3 gennaio (15 per il calendario ortodosso) 1897, il rublo è stato svalutato del 50%, passando la parità oro-argento da 15,5 a 23,25. Il rublo argento passa da un cambio di 4 lire o franchi a un cambio di 2,66. Tutte le monete in oro di Alessandro III presenti sul territorio russo furono richiamate alle casse pubbliche e rifuse. Con lo stesso peso e titolo del 10 e 5 rubli di Alessandro III furono coniate nel 1897 con l’effige di Nicola II il 15 rubli e il 7,5 rubli.
Naturalmente su tutto il territorio dell’Unione Latina, dove le monete russe avevano corso, i 10 rubli di Alessandro III (scampati alla fusione) e il 15 rubli di Nicola II venivano accettate per lo stesso valore ovvero 40 lire o franchi.
In definitiva, pur riconoscendo la rarità della moneta da 10 rubli di Alessandro III per i motivi sopra elencati, ribadisco che la moneta con data 1894 è stata coniata in più di 5.000.000 di esemplari.
Spero che questo convinca i miei colleghi a evitare di comunicare una tiratura completamente falsa, in modo particolare i tedeschi Auflage nur 1007 ex.