TRACCE DEI NORMANNI A SALERNO (XI-XII SEC.). STORIA, INSEDIAMENTI, MONETE
Presso la prestigiosa sede dell’Archivio di Stato di Salerno, il giorno 4 ottobre 2019, si svolgerà una giornata di studi dal titolo Tracce dei Normanni a Salerno (XI-XII sec.). Storia, insediamenti, monete. Organizzato con il patrocinio del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno, della Società Salernitana di Storia Patria e della Società Numismatica Italiana, questo appuntamento culturale vuole rappresentare un raccolto momento di riflessione sulla presenza dei gruppi normanni in Italia meridionale ed in particolare a Salerno. Dopo l’avvento di Roberto il Guiscardo in città assistiamo infatti ad un consolidamento senza precedenti della potenza normanna in Italia, con l’affermazione della compagine statale nota con il nome di Ducato di Puglia, evolutasi, poi, a partire dal 1130, in un Regno territorialmente unito, caratterizzato da una storia millenaria che si concluderà solo con l’Unità nazionale nel 1860.
Già da questa premessa si può ben intuire il significativo contributo che i Normanni, con le loro gesta, hanno apportato alla storia del Mezzogiorno medievale. La giornata, che vedrà protagonisti alcuni dei più importanti esponenti del mondo accademico italiano, si aprirà con i saluti delle autorità: Fernanda Volpe, direttrice dell’Archivio di Stato, che ha espresso vivo interesse verso questo progetto, e Giuseppe Cacciatore, presidente della Società Salernitana di Storia Patria. I lavori vedranno il susseguirsi di quattro relazioni: le prime due, condotte da Amalia Galdi e Rosa Fiorillo, dell’Università degli Studi di Salerno, si concentreranno rispettivamente sulle tematiche storiche ed insediative dei Normanni nel Meridione, a partire dalla conquista della città da parte del Guiscardo, tra il 1076 ed il 1077. In questo frangente fu fondamentale il ruolo politico e dinastico attribuito a Sichelgaita, sposa di Roberto e sorella dell’ultimo principe longobardo di Salerno, Gisulfo II (1052-1077). Su questa linea, verrà ugualmente approfondito l’evolversi dei riflessi istituzionali ed amministrativi della dominazione normanna nel Mezzogiorno nei secoli successivi alla conquista di Salerno, fino ad arrivare alla fondazione del Regno di Sicilia con Ruggero II (1130-1154).
La seconda parte sarà, invece, dedicata interamente allo studio della numismatica normanna dell’Italia meridionale attraverso due originali chiavi di lettura. Alfredo Santoro (Università degli Studi di Salerno) si soffermerà sulla storia degli studi che hanno portato allo sviluppo della conoscenza attuale delle emissioni prodotte nelle zecche normanne, mentre Raffaele Iula (Società Salernitana di Storia Patria) avrà modo di soffermarsi su due celebri follari enei della zecca di Salerno prodotti durante il ducato del Guiscardo, partendo da un nucleo significativo di esemplari recentemente studiati dal relatore nella sua pubblicazione La zecca medievale di Salerno nella collezione del Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno (D’Amico Editore, Nocera Superiore, 2017). Perché si avverte ancora oggi la necessità di intavolare nuove discussioni sulla presenza dei Normanni in Italia meridionale e sulle tracce materiali che questa stirpe nordica ha lasciato sul nostro territorio? Non sono mancati, infatti, fondamentali momenti di confronto su tale tematica, anche nel recente passato. Ma se tutt’oggi possiamo gettare nuova luce su alcuni aspetti della storia normanna del Mezzogiorno significa che qualche filone di ricerca può essere ancora seguito, riscoperto e rivalutato per approdare a conclusioni che potrebbero fornire nuovi dati utili per la comprensione di questo particolare momento della storia italiana. Ciò è maggiormente vero se pensiamo che si possono percorrere nuove strade d’indagine attraverso lo studio di testimonianze materiali particolarmente interessanti, come nel caso dei dati numismatici: ed è proprio per questo che avvertiamo l’esigenza di continuare il dibattito sui Normanni nel Sud ed in questa prospettiva si inseriscono i lavori che presentiamo con questa giornata di studi.