Agli appassionati del settore segnaliamo quel che sembra proprio essere un progetto per una nuova moneta da 200 lire battuto in un acciaio speciale.
Eccone la descrizione:
D/ ACCIAI · SPECIALI · INOX // PER · MONETE
Stambecco stante a sinistra, sullo sfondo i monti e altri stambecchiR/ Stella alpina, a sinistra, 1974, a destra, 200
Bordo lisciog 3,80 – Ø 22,6
Di primo acchito sembrerebbe che non vi sia alcun elemento per attribuire questo progetto ma si possono fare alcune considerazioni.
Mancando ogni riferimento al segno di zecca e al luogo di coniazione, è da escludere si tratti della Zecca di Stato poiché di solito contrassegna le proprie produzioni con la R di Roma.
Dato anche i soggetti alpestri sia al diritto che al rovescio e il tipo di produzione destinata alla presentazione di un tondello per una moneta da 200 lire, è assai probabile che questo progetto sia uscito dallo Stabilimento Cogne di Aosta il quale nel corso del tempo ha fornito alla Zecca di Stato non solo tondelli ma anche progetti e proposte.
Anche per quanto riguarda l’incisore è possibile basarsi sullo stile. In questo caso è sicuramente riconducibile a Pietro Giampaoli, il più famoso tra quelli in attività alla Zecca nel corso del dopoguerra.
Il valore 200 e la data 1974 ci portano indietro nel tempo, a un momento cruciale della storia monetaria della Repubblica, quando una inflazione a due cifre e una cronica mancanza di spiccioli portarono la Zecca a cercare nuove soluzioni oltre quella di produrre maggiori quantità di moneta, in particolare da 50 e 100 lire. Avendo da tempo abbandonato il valore da 500 lire in argento, che veniva subito tesaurizzato, del resto sostituito dal biglietto di stato dello stesso valore, si optò per una moneta di valore intermedio e l’ideale, appunto, era quello da 200 lire.
Tuttavia questa nuova moneta non si doveva confondere con quelle già in circolazione né poteva essere troppo grande rispetto da quella da 100 lire.
La soluzione ideale era scegliere un nuovo metallo di diverso colore rispetto all’italma delle monete da 10 e 5 lire e dall’acmonital delle monete da 100 e 50. Cominciarono così gli esperimenti tra cui è di certo da comprendere quello illustrato e prodotto nel 1974 che a buon diritto rappresenta una interessante pagina della numismatica italiana.
Pochi anni dopo, nel 1977, uscì infatti la nuovissima moneta da 200 lire per cui si scelse il bronzital, dal colore giallognolo ben differente rispetto ai citati italma e acmonital e che non permetteva di confondere i diversi valori.
2 Comments
Maria Rosa Bertolotti
Ho una moneta da 200 lire colore acciaio. Di che cosa si tratta?
mariarosabertolotti1953@gmail.com
Grazie Maria Rosa Bertolotti
Chiara Monaldi
Dovrebbe darmi una descrizione più precisa (anno, immagini sul dritto e sul rovescio…) o una immagine altrimenti non so darle una risposta.