L’INDAGINE SU UNA VARIANTE DELLA MONETA DA 4 SOLDI RISALENTE AL 1868 SI ARRICCHISCE DI UN NUOVO ESEMPLARE. L’IPOTESI CHE SI TRATTI DI UNA MONETA PRODOTTA IN ZECCA VIENE ORA RAFFORZATA.
di Davide Fabrizi
Nell’asta Varesi “Vicenza Numismatica” del 29 settembre 2012, al lotto n. 323, è stata messa all’incanto una moneta da 4 soldi coniata nel 1868, nel XXII anno di pontificato di Pio IX (fig. 1).
La descrizione della moneta (4 Soldi 1868 A. XXII, Roma. CNI e Pag. mancante come variante Cu g 18,75 • Variante con due stelle per parte ai lati della data e mancante del segno di zecca al rovescio. Esemplare corredato di perizia fotografica di Orlando. Colpi sul taglio) mette in risalto la variante inedita per via della presenza di due stelle ai lati della data, anziché una sola, e della mancanza del segno di zecca. Ci ricolleghiamo all’esemplare sopra illustrato per segnalare come una moneta con le stesse caratteristiche fosse già in fase di studio da parte nostra; questo passaggio in asta pubblica, il primo in assoluto a nostra conoscenza, porta a tre il numero totale di esemplari censiti e tende a rafforzare la
nostra opinione che si tratti di una moneta prodotta in zecca. Vogliamo sottolineare che nel seguente studio vengono proposte delle ipotesi le quali, seppur basate su dati oggettivi, non pretendono di avere valore definitivo, anzi aprono nuovi scenari e ipotesi riguardanti l’esistenza e la circolazione di questa moneta. Auspichiamo infatti, a completamento della presente pubblicazione, l’intervento di qualche esperto del settore che possa fornire notizie o dati aggiuntivi riguardanti la sua coniazione e circolazione.
Durante il pontificato di Pio IX si decise di adeguare la circolazione monetaria dello Stato Pontificio, ormai ridotto alle sole province romane, a quella con sistema metrico decimale adottata dalla lega monetaria tra Francia, Belgio e Italia già dal 23 dicembre 1865. Con editto del 18 giugno 1866, a firma del segretario di Stato, cardinale Antonelli, vennero istituite le nuove monete e le condizioni di cambio delle vecchie, che man mano sarebbero state ritirate dalla circolazione applicando le tariffe di cambio secondo la seguente tabella.
Oro | Scudi dieci | = | Lire | 53,75 |
Oro | Scudi cinque | = | Lire | 26,875 |
Oro | Scudi due e mezzo | = | Lire | 13,4375 |
Oro | Scudi uno | = | Lire | 5,375 |
Argento | Scudi uno | = | Lire | 5,375 |
Argento | Mezzo scudo | = | Lire | 2,6875 |
Argento | Testone (tre Paoli) | = | Lire | 1,6125 |
Argento | Doppio Giulio (Papetto) | = | Lire | 1,075 |
Argento | Giulio (Paolo) | = | Lire | 0,5375 |
Argento | ½ Giulio (Grosso) | = | Lire | 0,26875 |
Rame | Baiocchi tre4 (sic!) | = | Soldi | 2 |
Rame | Baiocchi uno | = | Soldi | 1 |
Rame | Mezzo Baiocco | = | Soldi | 1/2 |
Rame | Quattrino uno | = | Centesimo | 1 |
Per la nuova monetazione furono coniati pezzi da cento, cinquanta, venti, dieci e cinque lire in oro; cinque, due e cinquanta, due, una lira e cinquanta centesimi in argento. In bronzo furono ordinate monete da dieci, cinque, due e mezzo e un centesimo. La lega di quest’ultime venne stabilita in novantacinque parti in rame, quattro di stagno e una di zinco. Successivamente, nel settembre 1866 fu ordinata anche la coniazione del 20 centesimi.
Con il nuovo numerario, sostanzialmente uniformato a quello del Regno d’Italia almeno per quanto riguarda le monete a valore reale, l’autorità emittente intendeva ottenere benefici per l’economia dello Stato, soprattutto dal punto di vista commerciale, oltre che risparmiare sui costi di produzione grazie all’utilizzo di metodi di produzione più moderni. Le nuove monete sarebbero dovute entrare in circolazione in tempi brevi; si decise quindi di affidare la preparazione dei conii a tre incisori, Filippo Speranza, Giuseppe Bianchi e Karl Friedrich Voigt. Per il conio del pezzo da 4 soldi (come per le altre monete in bronzo) l’incarico fu dato a Filippo Speranza e, sempre per “far economia”, per il conio del dritto fu utilizzata una precedente incisione del busto del papa ridotta con il pantografo. Di questa moneta conosciamo la composizione della lega metallica, come detto sopra, e il quantitativo coniato nei vari anni: 2.645.000 pezzi nel 1866; 2.039.000 pezzi nel 1867; 5.522.000 pezzi nel 1868; 2.760.000 pezzi nel 1869. Per il 1868, anno di pontificato XXII (data della moneta in oggetto), ne furono coniati 2.473.000 esemplari.
La moneta che presentiamo è un 4 soldi emesso nel 1868, XXII anno di pontificato di Pio IX, variante dalla tipologia finora nota (fig. 2). Le prime impressioni sulla moneta, scaturite attraverso la visione di una semplice foto, sono state discordanti: alcuni l’hanno ritenuta un falso d’epoca (anche se di ottima fattura), altri l’hanno reputata autentica. L’osservazione diretta del tondello ha portato a ritenere che l’esemplare sia stato originato dai conii di zecca, anche se presenta evidenti “anomalie” rispetto agli esemplari originali destinati alla circolazione. Si tenga presente che questo studio è basato sul presupposto che la moneta sia coeva al 4 soldi ufficiale in quanto essa appartiene alla collezione del possessore da diverse generazioni (un arco di tempo che permette di risalire fino al periodo stesso di utilizzo); la moneta inoltre mostra inequivocabili segni di usura da circolazione, decisamente pronunciati nel nostro esemplare ma presenti anche in quello apparso in asta Varesi.
Segue articolo completo formato PDF tratto da Panorama Numismatico n. 284/maggio 2013
3 Comments
Graziella
Sono stata colpita per la storia di questa moneta perché senza volere rovesciando tra le monete che aveva mio padre ho trovato una moneta identica ….sono felice di averne anchio..
Alessandro Giarante
Cara Graziella, sarebbe possibile vedere le foto di questo nuovo esemplare? Potrebbe servire a confermare o smentire le nostre supposizioni sulla moneta. Se vuole può contattarmi anche sul forum Lamoneta.it (Paleologo)
Antonio
Buongiorno, io mi trovo inell’europa dell’est e ad un mercatino locale ho rinvenuto una moneta identica a quella da voi descritta, con due stelle. Sapreste indicarmi il valore approssimativo di tale moneta?