Una interessante notizia ci viene fornita dall’architetto Alberto Morselli di Scandiano (RE) appassionato ricercatore di storia reggiana.
Il 19 dicembre 1411 il podestà di Reggio, Giacomo dei conti di Panico, condanna a morte al rogo maestro Paolo da Bologna, contumace, residente nel castello di Levizzano di Baiso (castri Livizani episcopatus Regii) fabbricatore di monete false, che da tempo opera nel detto castello di Levizzano ad peticionem del nobile Paolo da Fogliano figlio del fu Barba da Fogliano da Montebabbio. Le monete falsificate erano ducati e fiorini d’oro nonché pegioni ed altre ancora (monetam falsam stampitam tam in formam ducatorum et florinorum auri quam in formam pichionum et aliarum monetarum). Archivio di Stato di Reggio Emilia, Giudiziario, sentenze e condanne.
La piaga delle monete false doveva preoccupare non poco l’Italia settentrionale ed il Milanese in particolare. Agli inizi del Quattrocento a Milano vi era un Offitio apposito sopra le monete false e periodicamente si pubblicavano gride contro falsari e spacciatori.
Si veda infatti E. Motta, Documenti visconteo-sforzeschi per la storia della zecca di Milano, in Rivista Italiana di Numismatica, 1893, pp. 191-243, in particolare p. 224.