di A. Campana
Gli esemplari più pesanti di questa nuova serie presentano pesi assai vicini al piede trientale mentre quelli più leggeri sembrano emessi su un piede quadrantale ridotto. Di conseguenza la serie ha subito al suo interno una riduzione, dal trientale al quadrantale, arrestandosi in prossimità della riduzione sestantale.
A Tuder quindi si verificò il fenomeno accaduto a Luceria. Anche questa città apula, sede di un importante distaccamento militare romano, dapprima emise una serie librale completa dei suoi nominali, che fu successivamente ripetuta con gli stessi tipi su un piede quadrantale, preceduta da una breve ed incompleta serie trientale.
Se Luceria, pressata dalla necessitò di rifornire le truppe romane e alleate nella campagna apita contro Annibale, continuò la sua monetazione, coniando monete con riduzione sestantaria e unciale, Tuder cessò di emettere propria moneta quando a Roma fu introdotto il denario assieme alla riduzione bronzea sestantaria.
Esistono buone prove che la riduzione treniale-quadrantale della libbra osco-latina risale alle prime fasi della guerra annibalica, al 217-215 a.C.
Anche per la serie leggere di Tuder non sono disponibili dati archeologici.
Per completare la panoramica sulle monete di Tuder riporto qui i disegni di due fusi riconosciuti falsi da Haeberlin.
Segue articolo (Parte II) in formato PDF tratto da Panorama Numismatico n.65/Giugno 1993