Ci sono collezioni che, per la loro importanza, passando all’asta passano anche alla storia e il catalogo relativo diventa un prezioso testimone dedicato ai posteri. È sicuramente il caso della collezione di monete repubblicane formata da RBW. Sono state tre le vendite in oggetto: l’asta Triton III del dicembre 1999 dove fu presentato il grosso delle monete d’oro e, quindi, le vendite NAC 61 dell’ottobre 2011 e 63 del maggio 2012 con tutto il resto.
Nella sua prefazione il collezionista ricorda come, nelle discussioni che egli ebbe col compianto Roberto Russo della NAC, avesse voluto che tutte le sue monete fossero ordinate cronologicamente e presentate insieme.
RBW ricorda come altre collezioni di monete romane repubblicane siano state anche più importanti. Egli ricorda, per la monetazione argentea, la collezione Haeberlin e quindi la Hersh (ora al British Museum); per i bronzi coniati egli rimanda alla collezione Goodman venduta dalla CNG in più riprese. Ricorda anche le collezion d’Ailly, ora a Parigi, e la Bahrfeldt, ora ad Hannover. Ma RBW, con orgoglio e a ragione, argomenta che la sua è stata la più estesa posta in vendita pubblica almeno nei decenni recenti. Così, questo libro che riunisce le monete presentate nelle tre aste presentandole cronologicamente e con note e correzioni, era quasi un dovere.
Roberto Russo, nella sua introduzione, delinea la figura di RBW collezionista che, come spesso accade, era diventato anche un amico con il quale condividevano non solo la passione per le monete repubblicane. Ma oltre a questo, questa introduzione diventa una esaltazione della monetazione repubblicana romana che non cede a nessun’altra in quanto a vastità, fascino e bellezza.
Nel suo complesso questo volume elenca, descrive minuziosamente e illustra 1.860 monete partendo dalla moneta Crawford n. 1, un bronzo coniato a Neapolis dopo il 326 a.C. dai sostenitori locali di Roma, fino al Crawford 550, ossia i bronzi di Q Oppius che lo stesso Crawford attribuiva ad una zecca orientale, ipoteticamente Laodicea ad Lycum, datandoli all’88 a.C. ma che nel catalogo sono spostati in Italia intorno al 46 a.C. (in pratica concomitanti con l’emissione di C. Clovius).
Tra questi due estremi ci sono circa tre secoli di storia nel corso dei quali Roma si è espansa in tutto il bacino del Mediterraneo e si è passati da un’economia pastorale ad un’altra in cui la moneta non solo era diffusa ma era anche usata come raffinato strumento di propaganda.
Non si può che restare impressionati dal livello raggiunto dalla raccolta con alcune serie davvero rare che sono state completate o rappresentate da esemplari di superba bellezza.
L’importanza di questo lavoro non consiste, però, soltanto nell’importanza, bellezza o rarità dei pezzi presentati. Si va molto al di là poiché il testo è stato compilato e revisionato da quelli che sono da considerarsi i maggiori esperti del settore, Roberto Russo e il collezionista in primis.
Oltre che dal punto di vista scientifico, questo catalogo diventerà un vero punto di riferimento anche sotto il profilo commerciale poiché ogni esemplare riporta la stima e il realizzo oltre alla provenienza.
Roberto Russo
THE RWB COLLECTION OF ROMAN REPUBLICAN COINS
Numismatica Ars Classica AG 2013
pp. 407
21 x 31 cm
150 dollari USA
Info: www.arsclassicacoins.com
info@arsclassicacoins.com