RECENTI APPARIZIONI SUL MERCATO NUMISMATICO HANNO AUMENTATO LE NOSTRE CONOSCENZE SULLE MONETE DI VINCENZO I GONZAGA BATTUTE DALLO ZECCHIERE TEDESCO DAVID GAUGER ATTIVO A MANTOVA.
È recentemente apparso sul mercato questo superbo tallero di Vincenzo I Gonzaga duca di Mantova (1587-1612):
D/ (ornatino) VIN : D : G : DVX : MAN : IIII : ET : MON : FER : II
Mezza figura corazzata a destra con scettro nella mano destra poggiato sulla spalla e la sinistra sull’elsa della spada al fiancoR/ (trifoglio?) MONETA (rosetta) NOVA (rosetta) ARG (rosetta) CIVIT (rosetta) MAN
Aquila ad ali spiegate con la testa volta a sinistra con scudetto in pettoCNI manca
AG – g 29,09 – h 12
Roma Numismatics, 5 aprile 2018, lotto 750 (g 28,72)
Scarica articolo completo in formato pdf – Un nuovo tallero di Vincenzo I Gonzaga di Mantova – tratto da Panorama Numismatico nr.339 – Maggio 2018
Pandolfini Casa d’Aste ha pubblicato la sua Aste Numismatica che si svolgerà venerdì 1 giugno 2018 a Firenze presso il Palazzo Ramirez-Montalvo, Borgo degli Albizi 26.
La vendita del primo semestre di Monete e Medaglie propone svariate collezioni, alcune veramente prestigiose che, tra l’altro, annoverano una selezione di importanti monete mantovane del periodo rinascimentale e barocco.
L’asta si svolgerà sia in sala sia tramite servizio di ASTA LIVE.
Le offerte pre-asta possono essere fatte su Bid Inside, sul sito della casa d’asta o tramite modulo offerte fino alle ore 11:00 di venerdì 1 giugno 2018.
Catalogo Asta NumismaticaNegli ultimi tempi i saggi di numismatica stanno vivendo un periodo di relativa abbondanza. Questo fatto, probabilmente, evidenzia un rinnovato interesse per la storia, la cultura, le tradizioni del nostro “bel paese” e tutto ciò è sicuramente un avvenimento particolarmente piacevole. Il nome di Lorenzo Bellesia è indubbiamente noto a chi si occupa, a qualsiasi titolo, di numismatica; l’autore, per l’ennesima volta, ha prodotto un saggio interessante: una seria ed approfondita ricerca numismatica sulle monete coniate nella zecca di Sabbioneta. La città, fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna, che ne fu anche primo duca, venne realizzata nell’arco di circa 35 anni, dal 1556 al 1591, secondo i criteri del migliore Rinascimento e in base ai principi della Città ideale.
Nel 1478 muore Lodovico II e gli succede il figlio Federico, ma il suo governo è breve anche se fa in tempo a coprirsi di gloria in battaglia contro gli Svizzeri a Lugano. Prende poi parte alla guerra contro Venezia ed il Papato e a fianco degli Estensi, Milano, Urbino e Napoli per la difesa di Ferrara. Mori quarantatreenne dopo appena 6 anni di governo.
Al periodo del suo governo è generalmente assegnata una abbondante emissione di quattrini anonimi con la lesta di Virgilio al diritto e la scritta EPO nel campo del rovescio, ma del resto la sua produzione monetale è scarsissima, anzi è rappresentata da un unico tipo monetale e per giunta di eccezionale rarità.
Si tratta di un ducato in oro di grande bellezza compositiva con al diritto il busto corazzato a s. con lunghi capelli e al rovescio la Pisside con il Sangue di Gesù Cristo.
Segue: articolo completo in formato PDF, Panorama Numismatico nr.50/febbraio 1992
di Lorenzo Bellesia – da Panorama Numismatico nr.241 / Giugno 2009
NEL CNI ALCUNE MONETE DELLE ZECCHE DI MANTOVA, FERRARA, MODENA, REGGIO EMILIA E VERONA SONO INDICATE CON I NOMI PIU’ DIVERSI: TESTONE, MEZZO TESTONE, GROSSONE, MEZZA LIRA. IN REALTA’ SONO TUTTE UGUALI E DERIVANO DA UNA MONETA MANTOVANA CHIAMATA BUSSOLOTTO.
Nell’età del marchese Lodovico II a Mantova si coniò una moneta d’argento che prese il nome di bussolotto e che si diffuse presto nelle zecche vicine come Ferrara, Reggio Emilia, Modena e Verona, assumendo però nomi diversi. Per un caso, quando, nel 1504, a Roma venne introdotta la riforma voluta da Giulio II, la nuova moneta d’argento, pur se diversa per peso e titolo, venne ad avere lo stesso tenore di fino per cui le tariffe successive diedero lo stesso valore ai bussolotti mantovani, ai suoi omologhi nelle altre zecche ed ai giuli papali.