Ad Arturo Lusuardi sarà dedicata la Giornata di Studio che si terrà a Correggio sabato 23 marzo 2019.
Nella mattinata a partire dalle ore 10, nella Sala delle Conferenze di Palazzo dei Principi (corso Cavour, 7, mappa) si terranno le relazioni scientifiche, dopo il saluto del Sindaco e un breve ricordo di Arturo Lusuardi a cura del Dottor Giuseppe Ruotolo. Sono previste, al momento, le relazioni di Michele Chimienti, Lorenzo Bellesia e Renzo Bruni.
Oltre all’intervento del Direttore del Museo “Il Correggio”, dove è custodita la collezione numismatica che Lusuardi donò alla comunità locale, alcuni accademici illustreranno le emissioni della zecca della cittadina emiliana, la produzione di medaglie dei principi di Correggio e altro.
Nel pomeriggio si terrà la visita al Museo “Il Correggio” dove si potrà osservare, oltre alla collezione numismatica donata da Arturo Lusuardi, le altre collezioni con l’assistenza di una guida.
di Lorenzo Bellesia
NELL’ITALIA DEL CINQUE E SEICENTO GLI ZECCHIERI SI SPOSTAVANO DA UNA CITTA’ ALL’ALTRA, COSI’ E’ POSSIBILE TROVARE EMISSIONI RIFERIBILI A UN SOLO ZECCHIERE MA DI SIGNORI DIVERSI.
Mi sono state segnalate due interessanti monete che, curiosamente, pur essendo di zecche diverse, sono state battute dallo stesso zecchiere, l’ebreo Joseffo Teseo.

Ritratto del Principe Siro all'età di 19 anni quando era ancora un conte e non principe come indicato nella scritta della parte superiore.
di Lorenzo Bellesia
In Cronaca Numismatica di luglio (del 2003 NdR) Demofilo parla di una curiosa moneta di Correggio di cui sarebbe stata male interpretata la leggenda del rovescio. Si tratta di un soldo (per il momento lasciamo questa definizione) che al diritto presenta la leggenda SYRVS AVSTRIAC CORR DNS con la testa del principe a destra ed al rovescio la leggenda SIGNAT GRATIOSA NOM con un cuore trafitto da quattro frecce.
Demofilo se la prende con Ravegnani Morosini che ha riportato una traduzione della leggenda del rovescio visibilmente sbagliata: la graziosa moneta indica (GRATIOSA NOMismata SIGNAT) il dolore per le accuse (sottinteso). In realtà, osserva Demofilo, NOMISMATA è complemento oggetto, il soggetto è Siro il quale CONIA GRAZIOSE MONETE, ossia monete che godono credito. E’ una chiara risposta alle accuse mossegli di contraffare le monete. E’ questa l’interpretazione giusta, riportata in alternativa da Ravegnani Morosini e già indicata correttamente da Bigi.
Detta così perentoriamente quest’interpretazione non lascerebbe adito a dubbi ma, esaminando bene la faccenda, il senso sembra molto stiracchiato. Andiamo comunque con ordine partendo da Quirino Bigi che nel 1870 descrisse questo pezzo al n.86 come monetuccia di rame, del valore di un sodo che sarebbe stata battuta con riferimento all’accusa rinnovatasi dalla Corte Imperiale nel 1629 contro il Principe Siro per l’adulterazione delle monete. Non ci fu nessun commento ulteriore nel CNI dove fu supinamente accettata la definizione di soldo.
(altro…)

Antonio Allegri detto il Correggio, Madonna col Bambino e i Santi Francesco e Quirino, Modena, Galleria Estense. Si noti come San Quirino regga una veduta della città.
di Lorenzo Bellesia
IL CAVALLOTTO E’ UNA DELLE PIU’ COMUNI MONETE DI CORREGGIO. FU BATTUTA PER MOLTI ANNI ED IN UN COSPICUO NUMERO DI VARIANTI.
Nella seconda metà del Cinquecento la zecca di Correggio batté una moneta che dovette riscuotere un certo successo nella zona perché ne vennero emesse grandi quantità, almeno a giudicare dai coni identificati e dal numero di esemplari giunti a noi, e perché fu imitata da altre zecche vicine. Di certo fu battuta, sia in forma anonima che col nome dei conti Fabrizio e Camillo, dall’apertura della zecca fin verso la sua chiusura negli anni Venti del Seicento.