Sono recentemente apparsi sul mercato numismatico alcuni bronzi dell’Impero Romano, che ritengo meritino qualche commento. Procedendo per ordine cronologico, il primo appartiene ad una rara emissione a nome dell’imperatore Vespasiano. Segue
Articolo richiesto da un nostro lettore, uscito su Panorama Numismatico nr.109/giugno 1997: scarica Appunti di numismatica romana in formato PDF.
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Servius Sulpicius Galba
Marcus Salvius Otho
Aulus Vitellius
Titus Flavius Vespasianus
L’anno 69 d.C. è comunemente chiamato l’anno dei quattro imperatori, perché in dodici mesi Roma vide alternarsi sul trono, in dura contrapposizione tra loro, i quattro di cui sopra, finchè Vespasiano sconfisse l’ultimo dei pretendenti, Vitellio, dando origine alla dinastia Flavia.
Galba
Il primo imperatore fu Servius Sulpicius Galba, nato nell’anno 3 d.C., di rango patrizio: figlio di Gaio Sulpicio Galba e di Mummia Acaica fu tenuto in grande considerazione da Augusto, Tiberio, Caligola e Claudio. Il suo personale cursus honorum era di tutto rispetto: governatore della Aquitania, console (nel 33), comandante militare della Germania Superiore, proconsole in Africa (nel 45) ed infine governatore della Hispania Tarraconensis.
Titus Flavius Vespasianus
Titus Flavius Vespasianus (Titus)
Titus Flavius Domitianus
Titus Flavius Vespasianus
Titus Flavius Vespasianus nacque a Reate nel 9 d.C. da una famiglia dell’ordine equestre. Il padre era stato esattore delle tasse; suo fratello maggiore Sabino era divenuto senatore ed era prefetto di Roma quando fu ucciso durante gli ultimi giorni di strenua resistenza di Vitellio e dei suoi seguaci.
Nel 40 Vespasiano divenne pretore e successivamente ebbe altre cariche, grazie alla protezione del potente liberto Narciso, ministro ai tempi di Claudio.
Come comandante di legioni si distinse, nel 43-44, nella campagna per l’invasione della Britannia; nel 51 fu proconsole in Africa dove meritò molti elogi per la sua buona e onesta amministrazione. Nel 67 fu nominato gvernatore della Giudea, con l’incarico di domare la rivolta degli Ebrei: alla metà del 68 Vespasiano aveva ridotto all’obbedienza quasi tutto quel turbolento paese, con l’eccezione della capitale Gerusalemme e di alcune fortezze periferiche: le operazioni furono sospese alla notizia della morte violenta di Nerone e Vespasiano riconobbe Galba come nuovo imperatore.
La guerra civile scoppiata a Roma, con l’uccisione di Galba, lo scontro tra Otho e Vitellio e l’assunzione al trono di quest’ultimo, indussero però Vespasiano ad intervenire, tramite i suoi due generali Gaio Licinio Muciano e Marco Antonio Primo: specialmente Muciano preparò il terreno a Vespasiano, che alla morte di Vitellio fu proclamato imperatore.