Recentemente alcuni cataloghi d’asta stranieri hanno proposto dei talleri del leone anonimi con millesimi 1660 attribuendoli ad una zecca clandestina od incerta dell’Italia settentrionale.
Eccone la descrizione:
D/ (croce) MOARCFROCNFOEDIDTHE Guerriero elmato e corazzato stante a sinistra tiene un drappo con una stemma rappresentante un leone rampante a sinistra
R/ (rosetta) 1660 CONFIDENS – DNO – NON – MOVETUR. Leone rampante a sinistra
Segue: articolo Talleri del leone datati 1660 battuti in Italia tratto da Panorama Numismatico nr.145/ottobre 2000

Klippe thaler 1678 (21,39 g) battuto per commemorare una gara di tiro a Dresda (ex asta Daniel Frank Sedwick 14).
di Gianni Graziosi
IL FRANCO SVIZZERO UNIFICO’ IL SISTEMA MONETARIO ELVETICO DOPO LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA. LE MONETE-MEDAGLIE CHIAMATE “TALLERI DI TIRO” FURONO TRA LE PRIME CONIAZIONI SVIZZERE CHE CIRCOLARONO DAL 1842 E PER OLTRE QUATTRO DECENNI.
L’emissione di moneta in Svizzera, fino al 1798, era competenza dei singoli Cantoni e di numerose altre autorità. Con la creazione della Repubblica Elvetica, a seguito dell’invasione francese, venne utilizzato, per la prima volta, un sistema monetario comune basato su un’unica moneta, il franco svizzero. Il principio ispiratore della nuova Repubblica era tutto racchiuso nel primo articolo della carta fondamentale: la Repubblica Elvetica è una e indivisibile. Non ci sono più frontiere fra i Cantoni e i paesi soggetti, né da Cantone a Cantone […] eravamo deboli per la nostra debolezza individuale, saremo forti per la forza di tutti.
Il nome abouquel è quello di una moneta ma non lo troverete nel vocabolario del Martinori, La moneta. Vocabolario generale, Roma 1915. E’ infatti espressione tipicamente francese riportata da viaggiatori transalpini del XVII e XVIII secolo ed è una storpiatura dell’arabo abu kelb dove kelb significa cane. Gli Arabi infatti così chiamavano i talleri olandesi perché, si ritiene, confondessero il leone con un cane. In realtà è probabile che ci fosse, in questa identificazione, anche un certo astio religioso. Nel Corano il cane è considerato un animale impuro ed i Musulmani chiamavano cani i Cristiani (e viceversa). Perciò nell’identificare come un cane con il leone della moneta olandese ci poteva essere anche una connotazione religiosa. Ben volentieri, però, gli Arabi, come gli Occidentali, lasciavano da parte la religione se c’era di mezzo il guadagno! Infatti i talleri olandesi circolavano ampiamente in tutto l’Oriente e nessuno si faceva scrupoli nell’accettarli, l’importante era che fossero del peso e della lega giusti. Cfr. su questa definizione M. Amandry (a cura di), Dictionnaire de numismatique, Parigi 2001, sub vocem.