L’amore per la propria terra e per la numismatica traspaiono benissimo in questo libro di Ascanio Vattolo. È infatti dedicato alla terra friulana e in particolare al paese di Buja. Una terra, quella friulana, ricca di storia numismatica che alla numismatica ha dato alcuni tra i maggiori incisori che hanno fatto grande l’Italia.
Il libro non contiene solamente le biografie degli incisori arricchite da materiale iconografico originale e vario, propone anche aneddoti e curiosità di vera storia monetale. Il primo capitolo è una rassegna di notizie, molte curiose, attinenti la monetazione locale. Leggiamo, ad esempio, racconti di falsari, come di colui che stampava e poi “indorava” marenghi, e poi le vicende relative alla cartamoneta emessa sul finire del primo conflitto mondiale dai Comuni di Udine e di Buja.
Sono anche descritte delle medaglie emesse per ricordare avvenimenti locali come l’inaugurazione del Museo di Buja o della locale pieve. Si parla anche delle monete emesse ad Aquileia sia in età romana che medievale, a Gorizia, Latisana, Palmanova, ecc.
E’ in spedizione e già disponibile sullo shop online il nuovo numero di Panorama Numismatico, nr.288 di ottobre 2013, interamente a colori. Di seguito l’indice della rivista:
– Curiosità numismatiche – Pag. 3
– Roberto Diegi, La raffigurazione della leggendaria fenice su alcune monete dell’antichità, dall’impero di Roma al Regno delle Due Sicilie – Pag. 7
– Francesco Di Rauso, Le medaglie napoletane del decennio francese tra originali e postume – Pag. 15
– Mario Limido, Riflessioni riguardo la scritta sul nastro di Francesco II Sforza – Pag. 21
– Luciano Giannoni, Le monete del Principato di Piombino e del Principato di Lucca e Piombino. Appunti per un aggiornamento del Corpus Nummorum Italicorum – Seconda parte – Pag. 25
– Corrado Marino, La Francia al centro di un Impero. La grandeur francese in una banconota – Pag. 41
– Giuseppe Carucci, Lo zar Alessandro II il Liberatore – Pag. 45
– Fabio Robotti, I porti fluviali di Roma nelle medaglie dei papa-re – Pag. 49
-Concorso Una moneta per i giovani. Matteo Milani, Una mezza lira del Regno Lombardo Veneto – Pag. 56
-Bernardino Mirra, Le nostre gloriose riviste numismatiche. XVI parte – Pag. 59
– Mostre e convegni – Pag. 62
– Aste in agenda – Pag. 63
In copertina: Antoine-Jean Gros, Murat nella battaglia di Abukir, olio su tela, 1807, Musée National du Château, Versailles. Murat, medaglia 1808, bronzo. Per l’arrivo a Napoli della Regina Giulia Maria.
Il nuovo numero della rivista è disponibile – come sempre – al costo di 5 euro sullo shop online di Nomisma, dove è altresì possibile acquistare l’abbonamento annuale (50 euro).
di Achille Giuliani
La vitalità storiografica e letteraria della zecca aquilana e una finestra sulle vicende sociali e araldiche della città che ha permesso di riaprire l’interpretazione allegorica di un rarissimo bolognino di re ladislao, dimenticato dagli studiosi di numismatica e creduto unico.
In una delle mie prime letture sull’oreficeria aquilana nella tarda età di Mezzo rimasi sgomento nel seguire lo stizzito botta e risposta, mostrato ai primi del Novecento dalla Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti, tra due cultori di storia dell’arte, Vincenzo Balzano e Pietro Piccirilli, scettici, l’un con l’altro, delle personali intuizioni legate al momento storico in cui la scuola d’oreficeria poté fiorire nella città dell’Aquila. Un sorta di duello, a colpi di sommarie attribuzioni d’opera e di prove documentali, che piace riproporre con due passi tratti dalle lettere spedite, con risentimento, all’attenzione del direttore di quella pregevole e, da tempo, soppressa rivista.
(Dicembre 1906, scrive Piccirilli): «Tanto dibattito fa proprio piacere, perché si ha a che fare con persone cortesi e colte e non con i così detti arrivisti i quali, a costo di rompersi il collo, si buttano a corpo perduto pur d’arrivare a far conoscere al lettore il vario loro sapere. Francamente, poi, ti confesso che non saranno sudori sprecati, perché, in fin dei conti, qualche cosa di utile se ne ricava».
(Febbraio 1907, scrive Balzano): «Bisogna esser persuasi di non tenere la storia d’un’arte d’un paese, d’una regione, se prima non siano esaminate con quella precisa intenzione le memorie, le cronache, le leggi, gli statuti, le lettere, le carte de’ privati e dei pubblici archivi, che ci rimangono, i segni di vita di quell’arte nella popolazione da cui fu ab antico praticata».
Articolo completo in pdf: Giuliani L’Universitas aquilana tratto da Panorama Numismatico nn. 277-278, ottobre-novembre 2012
E’ in spedizione il nuovo numero di Panorama Numismatico, nr.287 di settembre 2013, interamente a colori.
Di seguito l’indice della rivista:
– Curiosità numismatiche – Pag. 3
– Roberto Diegi, Il ponte sul Danubio nelle monete di Traiano – Pag. 7
– Corrado Marino, La battaglia del fiume Idaspe in una decadramma di Babilonia del 325 a.C. – Pag. 11
– Michele Chimienti, Gli emblemi cardinalizi sui bolognini d’oro della prima metà del XV secolo – Pag. 13
– Luciano Giannoni, Le monete del Principato di Piombino e del Principato di Lucca e Piombino. Appunti per un aggiornamento del Corpus Nummorum Italicorum – Prima parte – Pag. 25
– Luigi Fedrighelli, Una variante inedita per la zecca di Pesaro – Pag. 41
– Fabio Robotti, I Savoia al Quirinale. Le medaglie di Pio IX negli anni del Regno d’Italia – Pag. 45
– Concorso Una moneta per i giovani. Andrea Castellano, Il sesino di Alfonso IV d’Este (1658-1662). Ducato di Modena e Reggio – Pag. 57
– Mostre e convegni – Pag. 62
– Aste in agenda – Pag. 63
In copertina: Piombino, Porta a Terra e Rivellino, XIII-XV secolo. Iacopo VII Appiani (1590-1603), grossi.
Il nuovo numero della rivista è disponibile – come sempre – al costo di 5 euro sullo shop online di Nomisma, dove è altresì possibile acquistare l’abbonamento annuale (50 euro).
di Giuseppe Carucci
Le due rivoluzioni del 1917, quella borghese del febbraio e quella proletaria dell’ottobre, spazzarono via definitivamente il plurisecolare ordinamento monarchico assolutista e con esso tutte le sue monete. Non è chiaro quali fossero le intenzioni originarie del nuovo governo dei Soviet circa una eventuale nuova monetazione. Com’era purtoppo naturale aspettarsi, il cambio di regime non fu incruento: si era ancora in guerra e l’armistizio che il governo firmerà in seguito con la Germania sarà molto pesante, comportando perdite territoriali; mentre la Finlandia otterrà la Lenin la restituzione della piena indipendenza. Ben presto scoppiò anche una guerra civile, che durò anni e fu molto sanguinosa e crudele da ambo le parti. Da un lato i Belogvardeizy (guardie bianche), che si battevano per la restaurazione monarchica ma soprattutto per la ricostituzione del grande latifondo; dall’altra i Krasnoarmeizy (soldati rossi), decisi a difendere fino alla morte la vittoria dei Soviet. La guerra civile si protrasse per anni e in una certa fase sembrò che dovesse terminare con la vittoria dei bianchi sui rosse, grazie anche all’aiuto delle potenze occidentali. Dalla Siberia premevano le armate del generale Kolciak, dal sud gli eserciti dei generali bianchi Denikin, Kornilov e Wrangler, e così il regime sovietico si trovò a controllare solo una parte del paese. La rivoluzione finì comunque con la vittoria dei Bolscevichi, che riacquistarono il controllo dell’intero territorio. (altro…)