Al prossimo Veronafil, venerdì 23 Novembre 2018, dalle ore 16 alle ore 18 sarà presentata la rivista
“AIC Magazine” Anno 1 Numero 2 pubblicazione dell’Associazione Italiana Cartamoneta.
Interverranno:
Dott. Stefano Poddi – Studioso di numismatica e di circolazione monetaria
Dott. Luigi Lanfossi – Specialista delle tecniche di stampa delle cartevalori
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L’incontro e’ aperto a tutti
Di seguito il sommario del nuovo numero:
Studio del Dott.Stefano Poddi tratto dagli atti del XV International Numismatic Congress di Taormina, 2015. Info: inc-cin.org
“La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi…”, cosi scriveva Karl von Clausewitz (1780–1831) nel suo trattato di strategia militare “Della guerra” (Vom Kriege), al quale lavorò dal 1818 al 1830 e che venne pubblicato postumo nel 1832.
La guerra però, anche se può essere considerata uno strumento politico, quindi frutto di una decisione di organismi politici rappresentanti la maggioranza della comunità, ha effetti ben più cruenti e devastanti di ogni altro strumento politico, e’ una strada senza ritorno dove ci si gioca il tutto per tutto.
Un conflitto militare, al di là di quanto scriveva, tentandone una razionalizzazione, il teorico militare prussiano, e’ costituito da tattiche e strategie, da uomini e mezzi, da paura e terrore, da feriti, morti e moribondi.
NUOVO PROTAGONISTA DEL MONDO NUMISMATICO
La neonata Associazione Italiana Cartamoneta è un sodalizio no profit che riunisce un gruppo di collezionisti, appassionati, studiosi e cultori della carta monetata, con sede principale a Roma, di cui è Presidente il Dott. Stefano Poddi.
Le banconote, infatti, oltre a essere usate come strumento di pagamento, costituiscono ampiamente oggetti di studio e di collezione: la moneta di carta aggiunge, alla monetazione metallica, il fascino dell’utilizzo del colore (che solo di recente è stato introdotto anche nelle monete) e il contrasto fra la delicatezza dell’oggetto in quanto tale e la necessità della durevolezza nel tempo.
Come si fanno i Soldi… chi non vorrebbe saperne di più e, magari, avere informazioni, abilità e mezzi per fabbricarsene un po’ in casa?
«Come si fanno i Soldi», in realtà, è l’intrigante titolo scelto per la mostra proposta al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano dal 3 giugno prossimo, un’esposizione che cerca di dare risposte alle innumerevoli curiosità riguardanti banconote e cartevalori, sulla storia, sui materiali, la tecnologia e il lavoro necessari alla loro realizzazione, pur non fornendo un manuale tecnico per la produzione “home-made” della moneta frusciante.
Lo scopo di Luigi Lanfossi – collezionista e curatore della mostra che ha già raccolto notevoli successi nelle precedenti edizioni realizzate al Museo della Stampa e stampa d’Arte di Lodi e alla Tipoteca di Cornuda – è, infatti, quello di offrire le informazioni che consentiranno ai visitatori di conoscere le origini e la produzione di banconote, carte valori o carte da avvalorare, assegni bancari, francobolli, valori bollati, titoli azionari e obbligazioni, strumenti questi che, all’alba del terzio millennio e delle tecnologie digitali, sembrano tristemente avviati sul viale del tramonto.
Nel volume di Stefano Poddi Soldi di carta, si avvicendano storie appassionanti sul denaro e, in particolare, sul rapporto tra uomo e moneta.
Come scrive il Professor Guido Crapanzano nella Prefazione al libro, «il giudizio sul denaro varia a seconda del periodo storico e di chi lo esprime: dal denaro ritenuto “…lo sterco del diavolo” dalla Scolastica medioevale, passando per il “…pecunia non olet” di Tito Flavio Vespasiano, fino a “…il denaro è come il letame che non serve se non è sparso” di Francesco Bacone.
Il denaro è uno strumento, quindi non può avere valenze in sé, ne ha invece il modo nel quale è utilizzato, spesso il giudizio su questo diventa il giudizio sul denaro stesso.