In queste settimane é in stampa il nuovo catalogo sulle monete dei Savoia a cura di Nomisma: SAVOIA da Carlo Emanuele III a Vittorio Emanuele I. Edizione 2015-2016.
In oltre 200 pagine a colori sono classificate tutte le monete coniate dal 1730 al 1943. Ogni moneta è stata quotata tenendo presente i risultati delle più importanti aste degli ultimi anni.
PRE-ORDINI
Il volume verrà pubblicato e spedito a fine novembre 2015. Attualmente é possibile solo prenotarlo sullo shop online al costo di 30 euro, prezzo scontato rispetto ai 34 euro a cui verrà venduto a dicembre.
Ed.Unificato 2015
A cura di Nomisma
Roma Numismatics ha presentato l’Asta VI che si terrà a Londra Domenica 29 Settembre. La vendita include ben 310 lotti di monete Italiane e 789 lotti di monete antiche.
Chi non potrà essere presente all’asta può fare pre-offerte online fino alle ore 8:00 GMT di Domenica 29 Settembre, sul sito della casa d’asta www.RomaNumismatics.com (è richiesta la registrazione sul sito).
DOPO LA BRECCIA DI PORTA PIA E L’INSEDIAMENTO DEI SAVOIA, ROMA CONOBBE UN DIFFUSO RINNOVAMENTO, SIA URBANISTICO CHE CULTURALE. MA IL PAPA PROSEGUI’ LA CONIAZIONE DELLE PROPRIE MEDAGLIE ANNUALI.
La mattina del 20 settembre 1870, dopo circa un’ora di combattimenti attorno le porte San Giovanni, San Pancrazio e Pia, le truppe del Regno d’Italia entrarono in Roma attraverso un varco aperto nelle mura presso quest’ultima porta e il pontefice Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846-1878) ordinò che le bandiere bianche, segno di resa, sventolassero sulle mura Castel Sant’Angelo, sui tetti del palazzo del Quirinale e sulla sommità della Basilica di San Pietro.
Nelle prime ore del pomeriggio della medesima giornata i capi di stato maggiore degli eserciti contendenti, Raffaele Cadorna (1815-1897) e Hermann Kanzler (1822-1888), sottoscrissero la capitolazione dello Stato pontificio.
Il primo articolo del trattato di resa stabiliva che La città di Roma tranne la parte che è limitata al sud dai bastioni Santo Spirito, e che comprende il monte Vaticano e Castel Sant’Angelo costituenti la città Leonina, il suo armamento completo, bandiere, armi magazzini da polvere, tutti gli oggetti di aspettazione governativa saranno consegnati alle truppe di S.M. il Re d’Italia.
Il plebiscito del 2 ottobre sancì il risultato dell’azione militare; su 167.548 aventi diritto a esprimere il proprio voto, 133.681 scelsero l’annessione di Roma all’Italia, mentre solo 1.507 votarono contro.
Segue: articolo completo in formato pdf tratto da Panorama Numismatico nr.287 / Settembre 2013
di Giuseppe Carucci
LA STORIA DEI SOVRANI DI BULGARIA E DELLE LORO CONIAZIONI TRA LA SECONDA META’ DELL’OTTOCENTO E IL 1946, QUANDO L’ULTIMO ZAR VENNE DEPOSTO A FAVORE DELLA REPUBBLICA.
Il paese deve il suo nome ai bulgari, popolazione di origine unna che si stabilì nel V secolo nei territori a nord del mar Nero, tra i fiumi Volga e Don. I due gruppi fondamentali dei Kutriguri e Utriguri si riunirono nel regno della Grande Bulgaria, dissolto nel VII secolo dall’invasione dei cazari; il nucleo principale dei bulgari emigrò verso i Balcani dove, fondendosi con gli slavi locali, diedero vita a uno stato federativo bulgaro-slavo a scapito dei bizantini.
La Bulgaria divenne lo stato più fiorente dei Balcani sotto i regni di Boris I (853-889) e Simeone (893-927). Fu durante il regno di Boris I che i santi Cirillo e Metodio introdussero l’alfabeto glagolitico, detto anche cirillico. In seguito, sottomessa nuovamente dai bizantini dopo i torbidi scoppiati al decadere del primo regno bulgaro, tornò indipendente nel secolo XII sotto la dinastia degli Asen (fig. 1) per essere infine assoggettata dai turchi sul finire del secolo XIV.
di Angelo Sfoglia
COME SCOPRIRE I 5 CENTESIMI 1913 SENZA PUNTO ARTEFATTI
Da alcuni anni sto studiando la moneta da 5 centesimi “Prora” del 1913 cosiddetta senza punto tra la D’ e ITALIA, forse un errore dell’incisore L. Giorgi. Come noto, questa variante è molto rara mentre la versione col punto è comunissima. In commercio spesso si trovano esemplari che sono stati alterati togliendo questo punto.
Sicuramente per il Dritto è stato usato un solo conio che non presentava il punto. Molto probabilmente anche per il Rovescio è stato usato un solo conio che è possibile individuare tramite alcuni piccoli particolari.