I primi progetti di una moneta cartacea nella Repubblica di San Marino risalgono alla fine dell’Ottocento e vennero proposti tra le varie soluzioni per cercare di ovviare alle difficoltà economiche del paese. La convenzione sulla libera circolazione della moneta metallica, stipulata tra San Marino e Italia nel 1862, non prevedeva, però, che venissero emessi anche biglietti cartacei e tale proposito fu ben presto bloccato. Come questo, altri progetti governativi non ebbero miglior fortuna nei decenni successivi finché, con l’esplosione del fenomeno dei miniassegni in Italia, fu grazie soprattutto all’iniziativa privata che videro la luce le prime forme di cartamoneta sammarinese.
Il volume La cartamoneta mai nata di San Marino, di Claudio Bugani, edito da Nomisma, è un percorso tra numismatica e storia che approfondisce le vicende inerenti la produzione di cartamoneta sammarinese alla luce delle parallele circostanze storiche e finanziarie.
(altro…)
La Repubblica di San Marino ha da poco inaugurato uno spazio museale dedicato interamente agli appassionati di filatelia e numismatica. È il Museo del Francobollo e della Moneta, aperto negli spazi dell’ex Ufficio Filatelico e Numismatico, in Piazzetta Garibaldi, 5, nel centro storico della Città.
Nel Museo sono conservati materiali dalla metà dell’Ottocento ad oggi. Nella parte filatelica sono esposti i materiali storici utilizzati dalle Poste Sammarinesi nei primi anni, dal 1877 al 1900, tra cui le convenzioni postali con lo Stato italiano e con l’UPU, le prime lettere con gli annullamenti, le cassette postali e i materiali ottocenteschi. In esposizione si trovano anche i francobolli con i bozzetti originali di artisti autorevoli quali Renato Guttuso, Alberto Greco, Aligi Sassu. I temi che hanno ispirato, nel corso degli anni, le produzioni filateliche e numismatiche sono stati i principali avvenimenti storici, dai primi uomini nello Spazio all’introduzione dell’Euro, le vicende e i personaggi della storia di San Marino e la sua partecipazione ai consessi internazionali (Onu, Unesco).
Nella parte numismatica si troveranno le rarissime prime monete sammarinesi, le medaglie celebrative dello Stato, le lire emesse dal 1972 al 2001 e firmate da artisti come Bino Bini, Guido Veroi, Angelo Grilli e Laura Cretara, ma anche monete mai emesse come le 5 lire “Thermignon”. Inoltre gli euro di circolazione e commemorativi, gli scudi in oro, modelli d’arte, conii, cimeli e documenti d’epoca in un percorso fra storia, economia e moneta.
Le monete divisionali in euro, che la Repubblica di San Marino emette dal 2002 grazie alla Convenzione monetaria stipulata con l’Unione Europea, cambieranno faccia. Le nuove emissioni sono previste per il mese di giugno 2017.
I dritti dei nuovi divisionali, disegnati da Arno Ludwig, rappresentano opere d’arte e monumenti della Repubblica: il ritratto del santo Marino tratto da un dipinto di Giovan Battista Urbinelli (2 euro), la Seconda torre (1 euro), ancora il ritratto del Santo Marino da un dipinto di Emilio Retrosi (50 centesimi), il panorama delle Tre torri (20 centesimi), la facciata della chiesa e del convento di San Francesco (10 centesimi), la chiesa dei Cappuccini (5 centesimi), la Porta del Paese (2 centesimi) e lo stemma ufficiale della Repubblica (1 centesimo).
Tentativo di un catalogo generale – VIII area geografica italiana
L’opera intrapresa da Domenico Luppino intende descrivere tutte le prove e i progetti monetari di area italiana prodotti a partire addirittura dal V secolo dopo Cristo fino al 2002, cioè all’entrata in vigore dell’euro. Il primo volume, dedicato alle prove e progetti di casa Savoia, è uscito nel 2011. Seguiranno, nelle intenzioni dell’autore, altri dieci volumi ripartiti per aree geografiche. Il volume II si occuperà delle zecche di Liguria e Piemonte, il III della Lombardia e così via. L’ultimo, l’undicesimo, riguarderà i progetti e le prove di ambito ossidionale.
Un’opera sicuramente di ampio respiro, come ha sottolineato anche l’avvocato Michele Cappellari che, nella sua presentazione, sottolinea l’entusiasmo dell’autore nel portare avanti questo progetto.
È di Sanzio Blasi il bassorilievo sul monumento in Piazzetta Bramante Lazzari a San Marino utilizzato per la diffusione della moneta da due euro che la Repubblica ha voluto dedicare ai 500 anni dalla scomparsa di Donato Bramante. L’artista Sanzio Blasi, nato ad Ancona nel 1895 dove è morto nel 1972, ha realizzato la scultura che reinterpreta in bronzo il ritratto del grande architetto presente in un affresco di Raffaello.
A lui si deve anche la realizzazione di altre opere monumentali quali la Pietà del Cimitero di Tavernelle e la Pietà di S. Domenico ad Ancona e il complesso scultoreo nel Cimitero dei Polacchi a Loreto.
Attivo fin dagli anni ’30, Sanzio Blasi lavorò con vari materiali e si dedicò con particolare interesse alla produzione ritrattistica come i numerosi ritratti di bambini e anche volti illustri come la “testa” del grande poeta romano Trilussa e il ritratto di Monsignore Bignamini nella Cripta del Duomo di Ancona.