I falsi gulden e rubli di Napoleone
La falsificazione nella cartamoneta è vecchia quanto lo è la sua storia. I primi biglietti cinesi recavano impresse le terribili minacce della legge del Gran Khan, rivolte a chi avesse tentato di falsificarli (probabilmente perché qualcuno c’era già riuscito): i daler di Johan Palmstruch, le prime banconote europee, vennero falsificati dopo poco tempo dalla loro emissione, nonostante fossero dotati di ben dieci firme manoscritte e sigilli in ceralacca.
Scarica articolo completo Sulla falsificazione della cartamoneta a scopo politico tratto da Panorama Numismatico nr.109/giugno 1997. Articolo richiesto da una nostra lettrice.
di Giuseppe Carucci
NELLA UNIONE SOVIETICA GIÀ COSTITUITA FURONO EMESSE MONETE D’ORO CHE SAPEVANO ANCORA DI ANCIENT RÉGIME E CHE, ANACRONISTICAMENTE, VENNERO RICONIATE A PARTIRE DAL 1975.
Con tutti gli zar di Russia furono coniate monete d’oro destinate alla normale circolazione. Esse ebbero il nome di cervonetz, rubli e rusi, anche se questi ultimi rimasero a livello di prove e progetti con data 1895.
Sembrò che l’era delle monete auree destinate alla regolare circolazione potesse rivivere anche dopo la caduta della monarchia russa, ma non fu così. Ad ogni modo, nel 1923, ad Unione Sovietica già costituita, oltre alla nuove monete d’argento da 10, 15, 20, 50 copechi e rublo, si decise di coniare una moneta d’oro con il nome di “cervonetz”, corrispondente a 10 rubli. Si era in un periodo storico di grandi cambiamenti, molti basati su utopie ideologiche ugualmente grandi. Tutto ciò che sapeva di vecchio regime veniva guardato con sospetto e, quando si dovette decidere che nome dare alle nuove banconote sovietiche, si optò per il termine di cervonetz, nome di alcune monete d’oro dei primi imperatori del Settecento, corrispondente allora al ducato, quindi del peso di 3,50 grammi circa.
LA RIFORMA DEL SISTEMA MONETARIO VOLUTA DA ALESSANDRO III E LE CONIAZIONI DEL SUO SUCCESSORE NICOLA II, FIGURA CONTROVERSA E ULTIMO ZAR DELL’IMPERO RUSSO.
La dinastia dei Romanov ebbe inizio con Michele, incoronato zar, ossia re, nel 1613 e durò poco più di tre secoli. La figura 1 riporta il diritto del rublo d’argento coniato nel 1913 in occasione dei 300 anni della dinastia. Si notano i busti di Nicola II e Michele, quest’ultimo con in testa la corona reale dell’epoca, oggi esposta nell’Armeria del Cremlino, la cosiddetta “Corona di Monomakh”, opera di artigiani orientali del XIII e XIV secolo. Tutti gli zar russi, e furono diciotto da Michele a Nicola II, nella cerimonia di incoronazione, che avveniva nelle cattedrali del Cremlino di Mosca, indossavano questa corona.
Figlio maggiore di Alessandro III, Nicola divenne zar e imperatore il 20 ottobre 1894 e fu incoronato a Mosca il 14 maggio 1896, come testimonia la scritta presente al diritto del rublo d’argento coniato in occasione dell’avvenimento.
Segue: articolo completo tratto da Panorama Numismatico nr.396 – Maggio 2015
Uno tra gli slogan del periodo socialista, probabilmente il più famoso, è “Proletari di tutti i paesi, unitevi!” in tedesco “Proletarier aller länder, vereinigt euch!”, che proviene dal Manifesto del Partito Comunista scritto da Karl Marx e Friedrik Engels nel 1848. Numerose le varianti, come “Lavoratori di tutti i paesi, unitevi!”, oppure quella diffusa in Italia da Togliatti “Proletari di tutto il mondo, unitevi!”. Questa storica frase venne anche impressa su banconote emesse, dal 1919 al 1921, dalla Repubblica Socialista Federata Sovietica Russa.
Innanzitutto può essere utile un breve inquadramento storico.
di Francesco Pastrone
Tirature e rarità del 2 centesimi 1900 e del 10 rubli 1894
Ho cominciato a collezionare monete all’età di 4 anni e verso la fine degli anni Cinquanta mi sono fatto comprare da mio padre il primo catalogo. Essendo all’epoca abituato a saccheggiare le riserve di rame dei miei parenti (tutti viticoltori) avevo a disposizione una quantità di monete di rame, tra le quali i due centesimi di Umberto I. Con mio grande stupore lessi che negli anni 1897 e 1898 erano stati coniati più di 4 milioni di esemplari mentre nel 1900 soltanto 2 milioni e 700 mila! In pratica, invece io trovavo molto più facilmente gli esemplari con data 1900 che gli altri due. Tentavo di darmi diverse spiegazioni: il 2 centesimi del 1900 era stato distribuito soprattutto in Piemonte; la moneta era stata tesaurizzata perché era la prima del nuovo secolo…