Il 5 giugno 2013, Münzen & Medaillen GmbH terrà la sua trentottesima asta a Stoccarda. La vendita spazia dalle monete antiche, moderne e contemporanee fino alla letteratura numismatica.
Tra le monete greche antiche, saranno offerte all’asta anche due tetradracmi prodotti a Siracusa da due artisti fustellatori che hanno firmato il loro lavoro, Sosion ed Eumenos.
Sarà presente anche una piccola collezione di monete persiane dal 1° secolo a.C. al 2° secolo d.C, come anche una vasta gamma di monete rappresentanti le immagini più divertenti, belle ed interessanti mai prodotte dal mondo antico: da Mende, una tetradracma che colpisce con una rappresentazione di Dionisio, coppa in mano, che si lascia trasportare a casa dal suo asino dopo una bevuta apparentemente intensa; da Paeonia, una tetradracma raffigurante Eracle mentre combatte atleticamente bloccando a terra un leone sofferente con il braccio sinistro e colpendolo con il destro; da Cnosso arriva, invece, una moneta bronzea con il famoso labirinto; e da Barke, in nord Africa, una tetradracma con una immagine della pianta Silphion, apprezzata nei tempi antichi per le sue qualità medicinali, ma da lungo tempo estinta.
Il lotti principali dell’asta sono composti da una selezione di monete celtiche. Queste provengono da quasi tutto il territorio occupato dai celti, ovvero da Gran Bretagna, Spagna, Belgio e Francia, attraverso la Renania e la Germania meridionale verso le regioni celtiche orientali lungo il Danubio – più di 100 monete celtiche che saranno offerte in asta.
di Antonio Campana
I . SERIE CON SCENA DEL GIURAMENTO (CIRCA 225 A.C.)
Parte prima
Le monete d’oro di Roma del periodo repubblicano non ebbero parte stabile nel sistema monetario, almeno fino al I secolo a.C. Infatti l’economia di Roma era saldamente basata sul denarius d’argento e le emissioni in oro ebbero carattere saltuario, legate generalmente a particolari ed eccezionali circostanze storiche.
Lo scopo del presente articolo è di fornire un’aggiornata analisi numismatica della prima emissione in oro al nome di Roma.
Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.123/ottobre 1998 richiesto da un ns, lettore.
di Pierluigi Debernardi – da Panorama Numismatico nr.232/Settembre 2008 e nr.233/Ottobre 2008
E’ POSSIBILE MISURARE IL CONTENUTO DI ARGENTO NELLE MONETE REPUBBLICANE? SONO STATE UTILIZZATE MOLTE TECNICHE MA ORA L’AUTORE PROPONE UNA TECNICA SEMPLICE ED AFFIDABILE BASATA SUL PESO SPECIFICO. ECCONE I RISULTATI.
Introduzione e motivazioni
La monetazione argentea nella Roma repubblicana costituisce un argomento di grande interesse per studiosi e collezionisti. Sensibili progressi in questa disciplina sono stati ottenuti negli ultimi decenni, soprattutto in seguito alla pubblicazione dell’opera del Crawford, Roman Republican Coinage (RRC) (1. M.H. Crawford, (1974). Roman Republican Coinage, Cambridge University Press, 1982 reprint.), che resta il lavoro di riferimento in questo campo. Tuttavia andando in profondità nell’argomento non può non apparire chiara la necessità di ulteriori studi ed approfondimenti.