Aureo di 7,17 grammi coniato a Roma nel 199-200. Al diritto, busto imberbe di Caracalla e legenda ANTONINVS AVG. Al rovescio, RECTOR ORBIS con il Sole stante tenente globo e lancia. R.I.C. 39b (ex asta Nac 24/2002).
di Roberto Diegi
L’ADORAZIONE DEL SOLE NELLE MONETE IMPERIALI DEL III E IV SECOLO
La festa liturgica del Natale è stata istituita in Occidente – probabilmente poco prima della metà del IV secolo – e si è diffusa rapidamente in Oriente. Si tratta di una celebrazione relativamente tardiva, poiché in quell’epoca le comunità cristiane già osservavano le festività canoniche della Pasqua e della Pentecoste, ereditate direttamente dal giudaismo, conoscevano un ciclo quaresimale di durata variabile secondo le varie località e festeggiavano quasi ovunque il 6 gennaio l’Epifania, dedicata essenzialmente al battesimo di Gesù.
La festa di Natale del 25 dicembre era quindi sconosciuta ai cristiani dei primi tre secoli. Fino all’inizio del IV secolo questo giorno, destinato a costituire in seguito una data centrale nel cristianesimo, passava del tutto inosservato ai credenti. Invece, nell’impero romano, il 25 dicembre era una importante festività dedicata al culto pagano di Mitra, all’adorazione del Sole e nella quale veniva celebrata la fine del solstizio invernale.
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