Dopo circa sette anni Pietro Magliocca presenta il nuovo e aggiornato Manuale delle Monete di Napoli (1674-1860), un’opera indispensabile per i collezionisti e gli operatori del settore.
Questa seconda edizione porta alcune novità: l’inserimento di monete rarissime e di prova, una completa rivisitazione rispetto all’edizione precedente con l’aggiornamento dei prezzi delle singole monete e l’aggiunta di cenni storici relativi al periodo trattato.
È stata, inoltre, migliorata la grafica e sono stati realizzati ingrandimenti specifici dei particolari delle varianti catalogate. (altro…)
Dopo il suo ormai fondamentale trattato sulla monetazione napoletana dopo Carlo II di Spagna e Francesco II di Borbone (1674-1860), Pietro Magliocca continua le sue ricerche e ora approfondisce studi connessi a un periodo molto particolare e ricco di problematiche per la numismatica del Regno di Napoli come sono gli anni che intercorrono tra il 1616 e il 1623, cioè tra la fine dell’età di Filippo III e gli inizi di quella di Filippo IV. Dal punto di vista strettamente legato alla moneta, il più grave problema era costituito dal fenomeno della tosatura, pratica con la quale si asportava fraudolentemente del metallo dal contorno. Reimmettendo in circolazione le monete tosate si creavano numerosi problemi perché nascevano di continuo contestazioni tra chi le voleva spendere e chi invece non le voleva accettare. I problemi del commercio si trasferirono ben presto anche nell’economia reale causando carestie e crisi economiche e a nulla valsero le continue leggi emanate volte a punire i tosatori.
Negli ultimi anni la bibliografia riguardante la monetazione napoletana si è arricchita moltissimo. È il risultato della passione di una generazione di collezionisti, appassionati e commercianti che ha rinverdito la gloriosa tradizione della numismatica meridionale dei primi del Novecento e poi mano a mano cresciuta nel corso del tempo.
In questa ricca e valida bibliografia, che comprende opere intere oppure articoli su riviste (tanti di questi ospitati in queste stesse pagine), diventerà sicuramente una pietra miliare il libro che Pietro Magliocca ha ora dato alle stampe passando in rassegna due secoli di attività della zecca di Napoli. Una zecca che fu forse la più produttiva dell’intera penisola, che ci ha lasciato una quantità impressionante di monete che ora vengono un po’ ovunque da collezionisti che hanno bisogno di guide e manuali. E proprio come un manuale si propone questo libro, un manuale che fa un passo in avanti rispetto a quanto esistente per dare, come scrive l’autore nella sua presentazione, «una più rigorosa impostazione scientifica che l’oggetto metallico racchiude congiuntamente alle vicende storiche susseguitesi nei locali della prestigiosa zecca di Napoli.»
L’opera nasce dall’amore dell’autore per il suo paese natale, Orbetello, la “capitale” dello Stato dei Presìdi, e per la numismatica. Dopo la pubblicazione sulle pagine di questa rivista di alcuni articoli sui quattrini dei Reali Presìdi, Riccardo Martina riepiloga in questa opera i suoi studi e le sue ricerche sulla monetazione in rame emessa a fine Settecento dalla zecca di Napoli sotto Ferdinando IV di Borbone a favore dei territori toscani del Regno di Napoli, colmando così un vuoto nella letteratura numismatica: mancava, infatti, una trattazione sistematica di questa monetazione nel panorama bibliografico.
UN CONVEGNO A CASERTA HA RACCONTATO LA SUA ATTIVITà RIFORMATRICE NEL REGNO DELLE DUE SICILIE
Nella splendida cornice del Complesso monumentale del Belvedere di San Leucio, a Caserta, il 9 giugno scorso si è tenuto il Convegno La moneta nuova di Carlo di Borbone, incentrato sugli aspetti storici e numismatici del governo di Carlo III di Borbone nel Regno di Napoli. All’organizzazione, ben curata in ogni dettaglio da Ciro Foglia, ha contribuito l’International Association of Lions Clubs, con il patrocinio di Nomisma.
I relatori hanno affrontato l’argomento sotto diversi punti di vista: Giuseppe Cirillo, ordinario di Storia Moderna e Contemporanea, ha introdotto il tema parlando di Carlo di Borbone tra Napoli e Madrid; Lorenzo Bellesia ha trattato della monetazione del sovrano a Napoli; Alberto D’Andrea ha approfondito i rapporti tra la moneta napoletana e quella siciliana nel Settecento, due sistemi monetari diversi che dovevano essere armonizzati.