Sembra che natura abbia creato una certa atmosfera nel piccolo paese di Buja in Friuli per cui alcuni di quelli che sono lì nati hanno sviluppato uno spiccato senso artistico che li ha portati a diventare dei maestri della medaglia. Infatti da Buja vengono Piero Monassi, Guerrino Mattia Monassi, Pietro Giampaoli, Enore Pezzetta, nomi che hanno fatto la storia della medaglia d’arte e della moneta nel Novecento italiano. Il paese, riconoscente per aver portato nel mondo orgogliosamente quella origine, nel 1998 ha dedicato loro il Museo d’Arte della Medaglia, nato grazie alle opere donate dagli artisti medaglisti che parteciparono alla grande mostra organizzata da Piero Monassi a Milano nel ventennale del Terremoto in Fiuli.
Ascanio Vattolo, orgoglioso anch’egli di condividere questa origine da Buja, ha voluto dedicare a Piero Monassi la sua nuova monografia.
L’INCISORE FRIULANO HA DEDICATO UNA PLACCHETTA IN BRONZO ALL’IMMAGINE SACRA ESPOSTA A TORINO IN QUESTI GIORNI.
Dal 19 aprile al 24 giugno 2015, nel Duomo di Torino, la Sindone, il lenzuolo in cui Giuseppe d’Arimatea avvolse il corpo di Cristo dopo essere stato deposto dalla croce, rimarrà esposta alla venerazione dei fedeli. È un evento che si è ripetuto all’incirca ogni trent’anni a partire dal 1578, anno in cui il Sacro Telo venne portato a Torino per offrire all’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, la possibilità di venerarlo risparmiandogli parte del lungo viaggio che avrebbe dovuto fare per raggiungere la Savoia e Chambéry. Fino al 1997 è stato conservato arrotolato su un cilindro di legno dentro una cassetta d’argento mentre oggi è riposto disteso all’interno di un contenitore realizzato in materiali speciali.
L’amore per la propria terra e per la numismatica traspaiono benissimo in questo libro di Ascanio Vattolo. È infatti dedicato alla terra friulana e in particolare al paese di Buja. Una terra, quella friulana, ricca di storia numismatica che alla numismatica ha dato alcuni tra i maggiori incisori che hanno fatto grande l’Italia.
Il libro non contiene solamente le biografie degli incisori arricchite da materiale iconografico originale e vario, propone anche aneddoti e curiosità di vera storia monetale. Il primo capitolo è una rassegna di notizie, molte curiose, attinenti la monetazione locale. Leggiamo, ad esempio, racconti di falsari, come di colui che stampava e poi “indorava” marenghi, e poi le vicende relative alla cartamoneta emessa sul finire del primo conflitto mondiale dai Comuni di Udine e di Buja.
Sono anche descritte delle medaglie emesse per ricordare avvenimenti locali come l’inaugurazione del Museo di Buja o della locale pieve. Si parla anche delle monete emesse ad Aquileia sia in età romana che medievale, a Gorizia, Latisana, Palmanova, ecc.
di Eddi Bortolussi
Due eventi insieme, ricordati e festeggiati in provincia di Gorizia dal Lions Club Gradisca d’Isonzo-Cormòns, hanno suggerito al medaglista-incisore Piero Monassi e alla sua creatività artistica, la realizzazione di una originale medaglia commemorativa.
Due eventi significativi e importanti, quelli ricordati dal Lions Club isontino: la 17a Giornata Internazionale della Pace 2013, festeggiata lo scorso mese di giugno, e il 30° anniversario Charter Night 1983-2012, in programma il 15 dicembre prossimo.
Contrariamente al solito, questa nuova medaglia di Piero Monassi (nato a Buja, Udine, ma da tempo residente e attivo a Milano) non si presenta come la tradizionale medaglia coniata con i classici rovescio e diritto, che regolano e compongono l’insieme dell’opera numismatica ma (qui sta questa volta l’originalità del fatto) con due diritti accostati avanti-retro, che ricordano “uniti” i due avvenimenti citati.
Le rivisitazioni storiche fanno tradizionalmente parte della numismatica. Solitamente permettono, nella monetazione e nella medaglia celebrativa di personaggi ed eventi, che l’artista enuclei esplicitamente e sinteticamente una visione significativa tra realtà e simbolo del tema proposto. Si evidenzia sempre il dato fondamentale.
Pierino Monassi si è accostato con frequenza alla Storia dell’epoca medioevale, che sta alla base dell’Italia e dell’Europa moderne. Sono parecchie le medaglie dedicate all’Età di Mezzo: sovrani longobardi, condottieri, castelli, poeti quali Dante. In queste medaglie l’artista ha realizzato ritratti, sintesi iconografiche, strutture feudali, con aderenza storica e personale creatività.
La sua ultima realizzazione esce dal solito quadro per essere testimonianza documentaria riproducibile di un sigillo del XIII secolo. Si tratta del sigillo bifacciale del Maestro dei Templari Renaud de Vichier (1250-1252). L’Ordine religioso-militare dei Cavalieri del Tempio era stato fondato a Gerusalemme da Ugo de Payense e da altri otto cavalieri francesi nel 1118 per la protezione dei pellegrini ai Luoghi santi. Insediati da re Baldovino presso il Tempio e approvati dal patriarca latino, ottennero l’approvazione della loro regola dal pontefice Innocenzo III. Divennero un Ordine potente e ricco che nel XVI secolo attirò le cupidigie del re francese Filippo il Bello, il quale lo fece sopprimere e ne incamerò i beni.