di Mario Veronesi
Grazie alla cortesia di alcuni appassionati collezionisti d’oltralpe, posso qui presentare due monete inedite e una moneta rara e dimenticata prodotte dalle zecche di Frinco e di Passerano.
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Le zecche piemontesi di Frinco, Desana, Passerano, Casale, con altre di area lombarda (Castiglione, Gazoldo, Pomponesco, etc.), furono luogo di produzione di numerose e variegate imitazioni di monete sia italiane che straniere. Alcuni dei tipi monetari più frequentemente presi di mira furono i liards emessi nel regno francese, nel delfinato e in diversi feudi signorili francesi. La produzione di monete simili agli originali ma calanti nel valore intrinseco veniva normalmente commissionata da commercianti e speculatori che si accordavano con gli zecchieri per queste produzioni, pagavano con monete in argento da destinare alla fusione e si occupavano della distribuzione nei territori in cui si potevano confondere con gli originali di riferimento. Considerati i rischi che questi commercianti correvano, i loro guadagni erano ingenti, pari a circa il 50% del valore nominale della moneta. Per meglio comprendere le dinamiche di questi eventi può essere utile la lettura di quanto riportato da C. Gazzera sul resoconto di un’inchiesta sulla gestione della zecca di Desana e, in particolare, dall’interrogatorio di Annibale Rizzo, inserviente impiegato per sette mesi in quella zecca (Memorie storiche dei Tizzoni conti di Desana, 1892, pp. 219-220).
UNA MONETA INEDITA DI PASSERANO, UNA ANONIMA DI ATTRIBUZIONE INCERTA MA CERTAMENTE PIEMONTESE, UNA RARISSIMA CONTRAFFAZIONE BATTUTA IN SVIZZERA DEL BIANCO BOLOGNESE DI PIO V, UNO STRANO MARCHESANO DI FERRARA.
di Lorenzo Bellesia
Grazie alla cortesia di due lettori vorrei segnalare alcune interessanti monete. La prima di queste è una interessantissima contraffazione della zecca di Passerano così descritta:
D/ … AI … RO …
Due stemmi affiancati tra i quali, in basso, globetto
R/ … NOVA · PAS …
Aquila di fronte ad ali spiegate
CU – h 2 – g 1,20
Purtroppo del diritto si intravedono solo alcune lettere mentre al rovescio le lettere PAS non lasciano dubbi sull’assegnazione della moneta a Passerano. La moneta non è descritta né dal CNI né dal recente lavoro di Elio Biaggi.
Segue: articolo completo in formato PDF tratto da Panorama Numismatico nr.258, gennaio 2011