Un’Europa da rivedere
Notizia preliminare
Il MMEN, Museo Medagliere dell’Europa Napoleonica, in occasione del duecentocinquantesimo anniversario della nascita di Napoleone Bonaparte organizza, venerdì 17 e sabato 18 maggio 2019, due giornate di studio aventi come tema Napoleone e la sua famiglia: un’Europa da rivedere.
Il Convegno si svolgerà a Castiglion Fiorentino (Arezzo) nella sede del Museo.
Eventi, personaggi e istituzioni europee dalla Rivoluzione francese alla Restaurazione
In questa opera, Franca Maria Vanni ha catalogato, descritto e commentato le 804 medaglie esposte al Museo Medagliere dell’Europa Napoleonica situato nelle antiche carceri medievali del Cassero di Castiglion Fiorentino (AR).
Il lavoro, frutto di due anni di ricerche dell’autrice, offre un panorama degli eventi politici e sociali che si svolsero in Europa nel periodo compreso tra gli anni immediatamente successivi alla nascita di Napoleone al 1821, anno della morte. Oltre a medaglie che celebrano i momenti fondamentali della Rivoluzione francese, del Direttorio, del Consolato, dell’Impero e dell’esilio di Napoleone, nella raccolta sono presenti esemplari che vogliono ricordare personaggi (scienziati, politici, filosofi, generali sia dell’esercito francese che militanti in quelli delle forze coalizzate contro Bonaparte, che per le loro gesta hanno avuto un posto nella storia), eventi locali, di cui sono spesso unici testimoni, o che coinvolsero i sovrani delle diverse nazioni europee, istituzioni. Tutto questo permette al lettore di conoscere la società dell’epoca che gravitava intorno a eventi noti a tutti ma che spesso sono considerati avulsi dal conteso sociale.
Collezionisti storici allestiscono il museo del medagliere dell’Europa Napoleonica. Il museo, che conterrà pezzi di straordinario valore storico, troverà spazio presso l’ex carcere di Palazzo Pretorio a Castiglion Fiorentino (Arezzo).
La collezione presenterà 900 medaglie esemplari originali coniati in vari paesi europei tra il 1789 e il 1840 per commemorare eventi di quel periodo. Tra queste due medaglie con il piombo della Bastiglia, le medagliette in argento lanciate alla folla assiepata al matrimonio di Napoleone con Maria Giuseppina in Notre Dame, il rarissimo medagliere completo di Mudie con cui l’opinione pubblica inglese celebrò la caduta di Napoleone e l’unici punzone e la relativa medaglia utilizzato nel 1808, dalla zecca di Parigi per coniare le medaglie celebrative dell’annessione alla Toscana all’Impero francese. La cerimonia di apertura, prevista per sabato, vedrà la presenza del professor David Mark Ham, presidente della società internazionale napoleonica.
A fianco del museo, la nota numismatica Franca Maria Vanni, direttrice scientifica del Medagliere Napoleonico, ha realizzato un doppio volume per totali 600 pagine in cui gli 800 esemplari al momento in mostra sono stati catalogati e studiati non soltanto da un punto di vista numismatico ma anche storico e sociologico.
A questo lavoro seguiranno aggiornamenti annuali contenenti l’illustrazione e lo studio degli altri pezzi non ancpra catalogati. Alleghiamo una presentazione dell’opera.
I falsi gulden e rubli di Napoleone
La falsificazione nella cartamoneta è vecchia quanto lo è la sua storia. I primi biglietti cinesi recavano impresse le terribili minacce della legge del Gran Khan, rivolte a chi avesse tentato di falsificarli (probabilmente perché qualcuno c’era già riuscito): i daler di Johan Palmstruch, le prime banconote europee, vennero falsificati dopo poco tempo dalla loro emissione, nonostante fossero dotati di ben dieci firme manoscritte e sigilli in ceralacca.
Scarica articolo completo Sulla falsificazione della cartamoneta a scopo politico tratto da Panorama Numismatico nr.109/giugno 1997. Articolo richiesto da una nostra lettrice.
IX. Vento napoleonico (1796-1815)
Questo volume, il nono nella serie di dodici firmati da Domenico Luppino che saranno dedicati alla presentazione delle monete di prova e ai progetti dell’area italiana, è stato sicuramente tra i più attesi dai collezionisti e numismatici del nostro paese poiché la monetazione napoleonica è, da una parte, molto seguita e, dall’altra, perché è stata particolarmente ricca di prove e progetti essendo, del resto, una monetazione totalmente innovativa rispetto alla precedente. Una innovazione davvero su tutti i fronti, sia sotto l’aspetto metrologico (si pensi all’introduzione del sistema decimale alla francese) sia sotto quello tecnologico.