di Giuseppe Carucci
COME VENIVA CONIATA LA MONETA NEL MEDIOEVO? CHI GESTIVA I GRANDI PROVENTI DELLE ZECCHE? ECCO COSA AVVENIVA NEL REGNO DI FRANCIA.
Un cronachista fiammingo ci informa che nel X secolo il conte di Fiandra Baldovino III (fig. 1) stabilì in un editto le regole per gli scambi commerciali per chi non possedesse denaro: per due galline bisognava dare un gallo, una pecora per due agnelli, una mucca per due vitelli, un vitello per due pecore e così via.
L’economia era basata sullo scambio in natura, si comprava e si vendeva poco ma comunque si commerciava anche in assenza di moneta sonante.
Tuttavia la moneta era pur sempre necessaria anche nei periodi più cupi della stagnazione economica medioevale.
Nel 2004 era stato pubblicato il catalogo della collezione di Banca Carige di Genova, ricca soprattutto di emissioni liguri: spettacolare ovviamente la selezione di monete genovesi e non da meno quella di zecche della famiglia genovese degli Spinola. Purtroppo questo catalogo, seppure stampato a colori e senza risparmi, era stato redatto senza criteri scientifici tanto che addirittura mancavano i pesi delle monete e mancavano del tutto introduzioni e descrizioni degli esemplari. Le foto poi non erano delle migliori anche se non pessime. Qualche persona importante ed autorevole deve aver fatto notare la gaffe editoriale a chi conta all’interno dell’istituto di credito ed ecco che, solo pochi anni dopo quella prima uscita, eccone una del tutto nuova con le stesse monete ma con un corredo scientifico che rimarrà fondamentale per gli studi della zecca di Genova.
E’ in spedizione il nuovo numero di Panorama Numismatico di ottobre 2011. Gli articoli presenti in questo numero:
– Franco Maria Vanni Enrico Besana e i fondo del territorio pistoiese per il milione di fucili. – Pag. 3
– Roberto Diegi, Le monete di Teodosio e dei suoi figli – Pag. 9
– Giuseppe Carucci, La moneta nel Medioevo– Pag. 16
– Antonio Loteta, La monetazione siciliana sotto il viceré di Sicilia Don Pedro Telles Giron (1611 – 1616) – Pag. 20
– Mario Limido e Giorgio Fusconi, Le monete coniate a Pavia dalla riforma monetaria di Carlo Magno alla seconda metà del secolo XIII – IVa parte – Pag. 25 – Questo è il quarto fascicolo dedicato alla monetazione medioevale di Pavia. I fascicoli avranno numerazione autonoma e potranno essere staccati e rilegati.
– Segnalazioni Numismatiche – Pag. 43
Il numero di settembre – esaurito – è pubblicato online, ecco l’indice degli articoli:
– Atti del convegno di studi su le monete commemorative dell’Unità d’Italia.
– Michele Tocchi, La prima moneta commemorativa dell’Unità d’Italia: le 5 lire Firenze marzo 1861
– Francesco di Rauso, Monete napoletane inedite o poco note da Filippo III di Spagna a Ferdinando II di Borbone
– Lorenzo Bellesia, Alcune monete di Como
2011 – 150° Anniversario dell’Unità d’Italia
valore facciale: € 2,00
emissione: Fior di conio
diametro: 25,75 mm
peso: 8,50 gr.
coniazione limitata a 20.000 pezzi
prezzo di vendita: € 12,50
Euro 2 Fdc