L’usanza di porre sulle monete l’indicazione della zecca emittente mediante un simbolo, una sigla o una lettera ha origini antichissime ed è generata, evidentemente, dalla necessità di responsabilizzare i monetari o i maestri di zecca della bontà del metallo coniato e dell’esattezza del peso prescritto.
Dalle monete di Alessandro Magno, da quelle romane imperiali del terzo secolo in poi, dalle bizantine alle medioevali e fino ai giorni nostri troviamo normalmente sulle monete, una lettera od un simbolo che distingue la zecca emittente.
La prossima Asta Bolaffi di numismatica si terrà a Torino il 1° dicembre. La più famosa casa d’asta italiana propone una nutrita collezione di monete e medaglie con oltre 1400 lotti in vendita. L’asta fa parte delle aste di autunno di Bolaffi, assieme a due aste di filatelia e manifesti.
Segnaliamo nell’asta numismatica nr.19 un‘ampia scelta di monete classiche con numerose presenze auree, alcune rare monete degli antichi Stati italiani e un’importante collezione degli ori di Vittorio Emanuele III, fra cui spicca la moneta di Prova del 100 lire Vetta d’Italia.
L’asta si svolgerà nella sala Bolaffi a Torino e sarà possibile partecipare anche via internet (asta live).
Volume I – 1831-1900
Volume II – VITTORIO EMANUELE III
I numismatici sanno bene che, accanto alle monete vere e proprie, cioè quelle ufficialmente emesse per essere destinate ad agevolare gli scambi commerciali, ce ne sono altre non meno affascinanti:per esempio proprio quelle che sono elencate nel titolo dei due volumi che qui presentiamo: le varianti, gli errori ed i falsi, tutte fanno parte della storia della moneta.
La mostra numismatica “Le monete dei Savoia. Dal nido savoiardo al regno d’Italia” che si è svolta, dal 17 marzo al 10 aprile 2011 presso il Salone d’Onore del Palazzo della Prefettura in Novara, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha offerto, mediante l’esposizione di 379 monete coniate dall’XI al XX secolo, una preziosa occasione per meglio conoscere gli avvenimenti della dinasta dei Savoia. La storia della nostra penisola è infatti strettamente collegata a quella di questa famiglia, una fra le più antiche d’Europa, quasi mille anni. L’unità nazionale nasce, il 17 marzo 1861, sotto l’egida della monarchia sabauda. L’importante iniziativa culturale è stata realizzata grazie alla collaborazione fra la Prefettura di Novara, la Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, la Provincia e il Comune di Novara, la Circoscrizione Centro di Novara, l’Associazione Culturale Phalantos, la delegazione F.A.I. di Novara ed anche grazie alla collaborazione e ai contributi di altri enti, associazioni, ma anche di privati cittadini. Questa lodevole iniziativa, oltre a mostrare che attraverso le monete si possono studiare aspetti culturali, storici, sociali ed economici di una nazione, ha anche il merito di aver dato alla stampa un interessante catalogo di ben 168 pagine con quattro contributi, scritti da diversi autori, e le immagini delle monete in esposizione.
Questo piccolo manualetto presenta le monete d’oro fatte coniare da Vittorio Emanuele I (1802-1821), Carlo Felice (1821-1831), Carlo Alberto (1831-1849), Vittorio Emanuele II (1849-1878) come re di Sardegna, re eletto e re d’Italia, Umberto I (1878-1900) e Vittorio Emanuele III (1900-1943). Sono 236 i pezzi di cui vengono riportate le seguenti informazioni: nominale, data, zecca varianti, rarità. A margine di ognuno è stato lasciato un piccolo spazio per eventuali note. Tutti i nominali sono illustrati da immagini a colori, in totale sono 42. Ma il volume è decisamente particolare; è infatti inutile cercare pagine scritte, notizie, curiosità, non è presente nessun testo, di nessun tipo, non una parola.