La casa d’asta svizzera Sincona AG ha presentato la propria asta autunnale che si svolgerà dal 13 al 17 ottobre 2014 a Zurigo.
Verranno offerti, in tre distinti cataloghi, 4699 lotti (tra cui molti lotti multipli), l’offerta copre quasi interamente tutte le aree della numismatica: banconote, monete, dall’antichità fino ai tempi moderni.
di Giuseppe Carucci
QUANDO UNA MONETA HA SUCCESSO SUL MERCATO E’ MOLTO PROBABILE CHE VENGA IMITATA IN ALTRI STATI CHE NE ADOTTANO ANCHE IL NOME. COSI’ POSSIAMO TROVARE IL TERMINE GROSSO PERSINO NELLA MONETAZIONE DELLA LONTANA RUSSIA.
Il termine grosso deriva dal latino grossus, cioè grande. Nella circolazione monetaria dell’Europa occidentale esso comparve nel periodo di dissoluzione del denario medioevale d’argento, quando in sostituzione di esso comparvero monete di maggiori dimensioni che presero il nome di grossi.
Monete con il nome di denaro grosso comparvero in Italia verso la fine del XII secolo. Ad esempio a Genova nel 1172 si coniarono grossi del peso di 1,46 grammi. Stessa cosa successe a Milano, Firenze, Venezia dove si iniziò a coniare, probabilmente a partire dal 1202, il famoso grosso matapan durante il dogato di Enrico Dandolo (1192-1205), del peso di 2,178 grammi e avente un titolo d’argento molto alto, ben 965 millesimi (fig. 1). Tra l’altro il 1202 segna l’inizio della prima Crociata.
di Giuseppe Carucci
DOPO LA MORTE DI ALESSANDRO I DI RUSSIA, LA ZECCA DI MOSCA CONIO’ POCHISSIMI ESEMPLARI DI PROVA DI UN RUBLO A NOME DEL SUO PRESUNTO SUCCESSORE, COSTANTINO, IL QUALE POI NON SALI’ AL TRONO. DEL “RUBLO DI COSTANTINO” ESISTONO NUMEROSI FALSI, TRA CUI UNO, INSOLITO, NEL MUSEO MOSCOVITA.
Alessandro I[1. La morte di Alessandro è avvolta dal mistero. Trasferitosi a Taganrog, un porto sul Mar d’Azov, ufficialmente per il peggioramento della salute della moglie, vi trova la morte improvvisamente. Da più parti si dubitò del fatto che egli fosse realmente morto in quel posto ed in quell’anno. Secondo alcuni, Alessandro sarebbe vissuto fino al 1864 a Tomsk, in Siberia, sotto le sfoglie di un monaco o eremita con nome Fomic o Kuzmic; l’ambasciatore inglese in Russia affermò di aver visto lo zar a bordo di una nave successivamente alla sua morte ufficiale; chi lo vide dopo la morte fece fatica a riconoscerlo; i suoi successori Nicola I e Alessandro II trattarono sempre con molta deferenza il monaco in questione; lo stesso Lev Tolstoj accredita la versione della falsa morte nel suo racconto incompiuto Memorie postume del monaco Fëdor Kuzmic; secondo altri la vera morte sarebbe avvenuta non nel 1864 ma nel 1836. Il trasporto della salma da Taganrog a San Pietroburgo impiegò un tempo assurdamente lungo; i rapporti anatomici dell’esame del cadavere parlano di un problema ad una gamba che era realmente presente ma all’altra gamba, ed altri elementi ancora.
IN ALASKA, NEI TERRITORI CHE APPARTENNERO ALL’IMPERO RUSSO FINO AL 1868, LA PENURIA DI MONETA SPICCIA HA RESO INDISPENSABILE LA CIRCOLAZIONE DI SOLDI FATTI IN PELLE ANIMALE.
In alcune cronache russe della metà del XVII secolo comparvero per la prima volta affermazioni circa l’esistenza nell’antica Russia di “soldi di pelle” come prima forma premonetale.
In una cronaca bizantina del X secolo, di cui si è conservata una traduzione in russo del XVII secolo, si afferma che i soldi di pelle furono le prime monete della Roma davvero arcaica. Teoria per l’epoca affascinante poiché si era in un periodo in cui altissimo risuonava l’interesse per tutto quello che veniva collegato alle antichità romane, in quanto si riteneva che i regnanti moscoviti fossero diretti discendenti dei Cesari. Del resto la stessa religione ortodossa dichiarava che Mosca era la terza Roma (la seconda era stata Costantinopoli) come alfiere della cristianità e che non ce ne sarebbe stata una quarta.
Segue: articolo completo in formato pdf tratto da Panorama Numismatico nr. 292 – febbraio 2014
Monaco merita sempre una visita, in modo particolare a fine novembre. A Monaco, infatti, il 30 novembre, un giorno prima della Grande Bourse, la fiera internazionale numismatica monegasca, all’Hotel Fairmont, si terrà la prossima asta di Éditions Victor Gadoury. Saranno 875 i lotti messi all’incanto, con rarità di ogni epoca provenienti da ogni parte del mondo. Anche per coloro che non potranno essere personalmente presenti Gadoury offrirà la possibilità di partecipare live da casa: sarà sufficiente registrarsi per tempo.
L’asta aprirà con magnifici pezzi appartenenti all’epoca antica, aurei e bronzi romani con patina intatta, come si può ammirare già dal catalogo. La gamma di offerte sarà alla portata di ogni collezionista.