di Roberto Diegi
Flavius Theodosius
Flavius Arcadius
Flavius Honorius
Teodosio I (il Grande) era nato nel 347 a Cauca nella Spagna nord-occidentale ed era figlio di quel Teodosio il Vecchio, comandante della cavalleria, che era stato giustiziato nel 376, sotto Graziano, con l’accusa di alto tradimento nei confronti di Valentiniano I.
Dopo la battaglia di Adrianopoli, nel 378, nel corso della quale l’imperatore d’Oriente Valente aveva perso la vita, Graziano richiamò dalla Spagna Teodosio affidandogli la responsabilità delle frontiere danubiane. Avendo costui ottenuto importanti successi su questo delicato fronte, Graziano lo elevò al rango di augusto per l’Oriente a Sirmium il 19 gennaio 379.
Quasi tutti gli studiosi ormai concordano sul fatto che il sistema denariale (denario, quinario, sesterzio e i suoi multipli in oro) nacque durante la seconda guerra punica fra il 215 ed il 211 a.C. Michael Crawford, l’autore del testo di riferimento della monetazione romana repubblicana (Roman Republican Coinage, RRC) sostiene la data del 211/12 a.C., altri autori propongono invece datazioni leggermente precedenti. Nonostante i notevoli progressi degli ultimi decenni dovuti al ritrovamento di nuovi ripostigli, non esistono ancora elementi certi per arrivare ad una datazione ed un quadro più preciso per la nascita del denario. (altro…)
I TESORI NASCOSTI DI ROMA – La millenaria caccia alle ricchezze sepolte
Nella storia dell’umanità, sin dai tempi più antichi, trovare un tesoro è sempre stato un sogno, un miraggio, fino a diventare, a volte, una feroce ossessione. Con questa frase inizia l’introduzione di un bel volumetto, il diminutivo si riferisce solamente alle dimensioni, che ci propone un affascinante viaggio fra i tesori sepolti, nel corso dei secoli, nel sottosuolo di Roma. Un itinerario attraverso la storia ed il tempo che si apre con le leggende medievali, passa per le scoperte del Rinascimento, del Barocco, della Roma umbertina e fascista, fino ad arrivare ai più recenti ritrovamenti. Oggetti nascosti per motivi diversi negli edifici pubblici, nelle case, nelle tombe, in campagna. Nascondigli dimenticati e mai più recuperati con monete d’oro, d’argento, di bronzo, gioielli. Dietro a gran parte dei tesori si nasconde o si intravede una vicenda tragica; il proprietario non lo ha riavuto, non ha fatto ritorno, forse è stato assassinato, in ogni caso non ha potuto riprenderlo né avvertire i propri cari. L’autore ha raccolto le ricerche, i rinvenimenti, i crimini, gli aneddoti, le leggende che hanno come protagonisti accumuli di monete ed oggetti preziosi nascosti a Roma. (altro…)
Aquileia in età romana fu una delle più importanti città della penisola italiana. Grazie alla sua posizione geografica ebbe fiorenti commerci verso il nord Europa e, tramite il suo attivissimo porto, verso le coste dell’Adriatico. Proprio per questa sua importanza fu scelta come sede di zecca nella grande ristrutturazione del sistema monetario romano voluta dall’imperatore Diocleziano intorno al 294. Aquileia perciò iniziò a battere monete nei tre metalli, cioè aurei, argentei e soprattutto follis di bassa mistura. La produzione continuò, pur tra molte pause più o meno lunghe, fino all’età di Valentiniano III. I picchi di attività comunque si registrarono in età tetrarchica e costantiniana e sotto i figli di Costantino.
Caius Messius Quintus Decius “Traianus”
Quintus Herennius Etruscus Messius Decius
Caius Valens Hostilianus Messius Quintus
Herennia Cupressenia Etruscilla
Gaio Messio Quinto Decio ”Traiano”, nacque in un villaggio della Pannonia, vicino a Sirmium, attorno al 200-201 d.C. Qualche autore colloca la sua nascita al 190, ma la cosa è abbastanza irrilevante.
Probabilmente era di estrazione locale ma discendeva, da parte di madre, da una antica e nobile famiglia italica.