2011 – 150° Anniversario dell’Unità d’Italia
valore facciale: € 2,00
emissione: Fior di conio
diametro: 25,75 mm
peso: 8,50 gr.
coniazione limitata a 20.000 pezzi
prezzo di vendita: € 12,50
Euro 2 Fdc
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AREZZO, ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “PIERO DELLA FRANCESCA”
Presentazione
Sabato 28 maggio 2011 si svolgeva, presso l’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Piero della Francesca”di Arezzo, la Giornata di Studii Numismatici su “Le monete commemorative dell’Unità d’Italia”, ideata dal prof. Andrea Andanti, docente presso l’Istituto, e promossa dal Dirigente Scolastico, prof. Luciano Tagliaferri.
LA MONETAZIONE NAPOLETANA SPESSO OFFRE AGLI APPASSIONATI INTERESSANTI SPUNTI SU CURIOSITA’ E VARIANTI SCONOSCIUTE. ECCONE UN NUTRITO ELENCO.
In questo numero verranno poste all’attenzione dei lettori delle varianti inedite o poco note di monete napoletane. Questo tipo di varianti, in particolare quelle del periodo borbonico (1734-1861), fu alcuni anni fa protagonista di un dettagliato studio di Giuseppe Ruotolo, mentre altri errori di punzonatura sono già presenti nel CNI e nell’opera di Cagiati, altri invece, sono stati inseriti di recente nell’aggiornato catalogo di Gigante. Nel corso del XX secolo diversi studiosi, come Vico D’Incerti e Mario Traina, si dedicarono agli approfondimenti sugli errori araldici delle piastre di Ferdinando II di Borbone.

Fig. 1. La prima moneta commemorativa del Regno d’Italia: le 5 lire Vittorio Emanuele II Re d’Italia emesse dalla zecca fiorentina tra il 21 marzo e il 13 aprile 1861.
di Michele Tocchi
Lo scudo in argento da 5 lire battuto a Firenze nel marzo del 1861 (fig. 1) costituisce notoriamente la prima moneta commemorativa del Regno d’Italia, ovvero la prima nella serie delle coniazioni del Regno che nella legenda del diritto celebra Vittorio Emanuele II come “Re d’Italia”. In occasione della seduta del 17 marzo di quel fatidico anno, infatti, il Parlamento italiano riunito aveva solennemente conferito a Vittorio Emanuele, dopo discussioni protrattesi per mesi, il titolo di “Re d’Italia”, che andava a sostituirsi a quello di “Re di Sardegna”; la legenda del nostro scudo, recependo con incredibile tempestività il nuovo titolo assegnato al sovrano, intendeva quindi commemorare la proclamazione del neonato Regno.
Per una storia di Bologna attraverso le sue monete
La situazione a Bologna negli anni 1848-49 fu densa di avvenimenti, culminati con la cacciata degli Austriaci dalla città nell’eroica giornata dell’8 agosto del ’48, e con la proclamazione della Repubblica romana nel ’49, che includeva la Legazione bolognese.
Lo scontento popolare contro il governo pontificio si era già manifestato in più occasioni (moti carbonari del 1821 e 1831), prodromi degli eventi risorgimentali del ’48-49 e del 1859 (governo provvisorio delle Romagne che prelude all’Unità d’Italia). Nel 1831 il potere temporale dei Papi è dichiarato decaduto: nel febbraio si formò a Bologna il Governo delle Province Unite che comprendeva territori delle Legazioni e delle Marche, che però dopo appena un mese si estinse.