Una rara moneta d’oro è stata trovata recentemente nel Surrey, non lontano da Runnymede, un luogo posto sulla riva meridionale del fiume Tamigi dove, il 15 giugno 1215, re Giovanni pose il suo sigillo alla Magna Carta. Si tratta di uno statere d’oro dell’Età del Ferro battuta tra il 25 e il 40 d.C. circa da Epaticco, un principe della tribù dei Catuvellauni. Esso mostra una spiga di cereali – probabilmente orzo – su un lato e un cavaliere nudo con un giavellotto e uno scudo sull’altro.
Elizabeth Cottam di Chris Rudd, lo specialista in monete celtiche, ha affermato: «Questo statere d’oro di Epaticco è il più bello che abbia mai visto dai tempi del ritrovamento del tesoretto di Chawton, sette anni fa» («Coin News», aprile 2016).
La moneta sarà messa in asta ad Aylsham, Norfolk, domenica 17 marzo 2019.
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Chris Rudd, tel: (44) 1263 735 007 fax: (44) 1263 731 777 – email: liz@celticcoins.com – web: celticcoins.com
Il prossimo aprile Elizabeth Cottam, la specialista di monete celtiche, pubblicherà la sua centesima edizione di Liz’s List.
«Quando ho lanciato il mio catalogo celtico nel 2002», ha affermato Liz, «l’ho creato chiaramente per non milionari. Non volevo che il collezionismo di monete celtiche diventasse un hobby per sole persone ricche».
Ha inoltre aggiunto: «Questa è ancora oggi la mia ambizione. Più del 25 per cento delle monete nell’ultima edizione del mio Liz’s List – sia monete in argento che in bronzo – avevano un prezzo inferiore alle 100 sterline. E non uno degli otto stateri in oro che compaiono nel prossimo catalogo di aprile ha un costo superiore alle 850 sterline».
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di Chris Rudd
Nel 1885 un uomo fortunato fece uno scavo nel proprio giardino a Freckenham, Suffolk. Trovò un vaso. Dentro il vaso c’erano circa 90 monete d’oro cetiche. Ventisei di queste giunsero al British Museum, provenienti principalmente dalla collezione di Sir John Evans, autore di The Coins of the Ancient Britons (1884, 1890).
Un’altra di queste monete finì, invece, in possesso di Bernard Roth, un collega di Sir John Evans, che scrisse articoli per il «Numismatic Chronicle» e il «British Numismatic Journal» (1904-´12), poi passò a Richard Cyril Lockett (1873-1950), autore di The Coinage of Offa (1920) e The Coins of Truro and Exeter (1936). Dopo di che entrò nella collezione del comandante Richard Paston Mack (1901-´74), autore di The Coinage of Ancient Britain (1953, 1964, 1975).
E ora, dopo tutti questi passaggi nelle mani di autori di testi di numismatica, questa moneta, dotata di tanto pedigree, è giunta ad Aylsham, Norfolk, dove sarà messa all’asta il 13 gennaio 2019 da Elizabeth Cottam di Chris Rudd. «A me piacciono i vasi», ha detto Liz, «specialmente quando sono pieni d’oro».
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Un errore fatto 2.000 anni fa è stato recentemente scoperto in uno scavo archeologico. Si trova su un raro statere in oro dell’Età del ferro di re Tasciovano (che significa “uccisore di tassi”), che apparteneva ai Catuvellauni di Hertfordshire e visse all’incirca tra il 25 a.C. il 10 d.C. Anziché trovarsi l’usuale legenda tasci ricon o rigon, che significa “Tasciovano il grande re”, l’incisore reale scrisse ricoin.
Si tratta, forse, della prima volta che la parola “coin” (moneta) apparve su una moneta britannica? Si tratta di un errore d’incisione? «Io penso sia così», ha affermato Elizabeth Cottam, specialista di monete celtiche, «perché più tardi si ritorna al ricon, il che suggerisce che ricon o rigon dovesse essere la dicitura corretta». Il re si sarà divertito? «Su questo ho qualche dubbio», dice ancora Liz. «Ma c’è un lato comico in questo errore. Se si ruota la moneta di 45°, si può vedere una sorta di volto sorridente stilizzato – probabilmente la faccia del benevolente dio celtico».
La moneta è messa in asta ad Aylsham da Chris Rudd il 18 novembre scorso.
Soltanto otto stateri in oro con ricoin sono noti. Il primo fu trovato nel 1884 e appartenne a Sir John Evans, autore di The Coins of the Ancient Britons (1864). Lui si accorse dell’errore di scrittura ma non del volto sorridente.
Picture credits: foto della moneta di Chris Rudd, disegno della moneta di Paul Sellier, 1890.
Chris Rudd, il dealer del Norfolk specializzato in monete celtiche, celebrerà i propri 80 anni in settembre e ha annunciato che, in occasione di questa ricorrenza, metterà in vendita la sua personale collezione di antichità britanniche e di monete romane. «Ho tratto da questi oggetti il massimo del piacere, è ora di condividere questo piacere con qualcun altro», ha dichiarato.
Il 5 settembre, dunque, TimeLine Auctions porrà in asta le sue antichità. Il 13 settembre, invece, Dix Noonan Webb metterà in vendita la collezione di monete romane. Entrambe le vendite avverranno a Londra.
Per maggiori informazioni: Chris Rudd, tel. (44) 1263 735 007, fax (44) 1263 731 777
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