Nel secolo scorso lo storico fermano Gaetano De Minicis fece conoscere al mondo culturale del suo tempo una importantissima novità numismatica e storica riguardante Fermo e il Piceno. Egli giunse ad accertare che la città di Fermo sin dai tempi più antichi e prima ancora di essere sottomessa dai romani, ebbe una zecca o come riferì testualmente “una officina monetale”.
UNA ULTERIORE CONFERMA DELL’AVVENUTO TRASFERIMENTO DELL’IMPERIUM DI SIBARI DALLO IONIO AL TIRRENO.
Sibari fondazione degli Achei, in mezzo a due fiumi, il Crati ed il Sibari, il fondatore fu Is d’Elice), sinonimo di ricchezza, opulenza, corruzione e voluttà spinte al massimo grado, fu la polis più importante e famosa della Megàle Hellàs, fondata nella seconda metà dell’VIII sec. a.C., certamente prima di Crotone. Lungo e complesso sarebbe, in questa sede, trattare degli avvenimenti storici riguardanti la città necessitando di tantissime pagine. Lasciando al lettore la facoltà di documentarsi con calma e dovizia di particolari, è mio preciso intendimento apportare un piccolo contributo alla conoscenza della monetazione sibarita nella seconda fase dell’esistenza della sfortunata ed effimera città.
Caius Messius Quintus Decius “Traianus”
Quintus Herennius Etruscus Messius Decius
Caius Valens Hostilianus Messius Quintus
Herennia Cupressenia Etruscilla
Gaio Messio Quinto Decio ”Traiano”, nacque in un villaggio della Pannonia, vicino a Sirmium, attorno al 200-201 d.C. Qualche autore colloca la sua nascita al 190, ma la cosa è abbastanza irrilevante.
Probabilmente era di estrazione locale ma discendeva, da parte di madre, da una antica e nobile famiglia italica.
di Roberto Diegi
Flavius Claudius Julius Constantius Gallus
Flavius Claudius Julianus (Giuliano l’Apostata)
Flavius Jovianus
Nel 351, Costanzo II chiamò presso di sé a corte il cugino Flavius Claudius Julius Constantius Gallus che, dopo la strage di palazzo del 337, seguita alla morte di Costantino I, era stato confinato con il fratello Flavius Claudius Julianus (il futuro imperatore ) prima a Nicomedia e poi a Macellum, in Cappadocia. Ricordo che i due bambini erano figli di un fratellastro di Costantino, Giulio Costanzo, ed erano stati risparmiati perché all’epoca erano troppo piccoli.
di Domenico Salvadore – artciolo richiesto da un ns. lettore da Panorama Numismatico nr.86 e nr.87 / 1995
IL MIGLIOR ARTICOLO DEL ’95
Sin dall’età repubblicana le legioni romane avevano condotto fin nei paesi più lontani le aquile vittoriose creando i presupposti per l’affermarsi della potenza di Roma che raggiunse il suo apice ai tempi di Traiano, portando la civilt à romana in gran parte del mondo allora conosciuto. L’asse portante dell’esercito romano furono le legioni: per motivi di spazio parlerò solo sulla genesi delle legioni e loro successiva evoluzione nel periodo repubblicano ed imperiale.