Le pietre o le masse ferrose precipitate dal cielo hanno una mitologia millenaria, fin da tempi immemorabili sono state considerate di origine divina e per questo venerate come oggetti sacri. In Grecia, per esempio, le meteoriti erano collegate al culto di Zeus; un aerolito nero era il simulacro della dea Cibele; la pietra che l’imperatore romano Eliogabalo fece trasportare a Roma dal tempio di Emesa in Siria, dove si adorava una divinità solare (El-Gabal), probabilmente era una meteorite. Gli studiosi ritengono che lo sia anche la pietra nera venerata alla Mecca: la tradizione islamica sostiene che essa in origine fosse bianca, divenne nera a causa dei peccati fatti dall’umanità nei confronti di Allah. Segue
Scarica l’articolo completo Martellate dal cosmo in formato pdf tratto da Panorama Numismatico nr.341, luglio/agosto 2018
Le isole Cook hanno emesso una moneta da 2 dollari 2016 in argento (15,57 g, 2.500 pezzi), con finitura in antico, decisamente particolare. Al dritto si trova la consueta figura della regina Elisabetta II, mentre sul rovescio è raffigurato, in modo dettagliato e in alto rilievo, un cratere da impatto, sul pezzo è anche inserito un autentico frammento del meteorite Tamdakht. La moneta ha inoltre la particolarità di avere un piccolo foro, che si protende verso l’esterno sull’altro lato, per rendere al meglio e accentuare l’effetto dell’impatto con la Terra. Il meteorite Tamdakht è caduto in Marocco, il 20 dicembre 2008, nei pressi di Ouarzazate, il suo nome deriva da un piccolo villaggio che si trova vicino al luogo dell’impatto. I frammenti sono stati ritrovati su una superficie di circa 25 chilometri quadrati, all’interno della quale sono stati trovati crateri d’impatto. L’inserimento di un frammento di meteorite in una moneta non è sicuramente una novità, da almeno una decina d’anni sono commercializzati pezzi di questo tipo; innovativo il modo in cui è stato raffigurato il cratere d’impatto.