La ristampa del volume Numismatici, Raccoglitori e Raccolte, di monete e medaglie, in Italia, edito nel 1925, tributa ancora una volta a Memmo Cagiati pieno riconoscimento per il suo incondizionato impegno a favore della numismatica, ad un anno dal centocinquantesimo anniversario della sua nascita.
Con l’opera, Cagiati volle catalogare le raccolte pubbliche e private presenti in Italia – fornendo informazioni precise e sicure circa il loro collocamento, il loro orientamento scientifico, le loro singolarità e la loro consistenza – e registrare gli studiosi di numismatica e gli autori di pubblicazioni, in modo da proporre utili riferimenti ai ricercatori, agli studiosi, ai più semplici collezionisti e più in generale per una migliore conoscenza della materia. Ne scaturì un volume che oggi offre una limpida e preziosa istantanea del variegato scenario della ricerca e del collezionismo numismatico dei primi decenni del Novecento, evidenziandone la diffusione per zone geografiche e la sua prorompente ripresa dopo la Prima guerra mondiale.
La monetazione salernitana ha sempre affascinato i numismatici: la sua lunga storia che abbraccia emissioni longobarde, normanne e sveve la rende particolarmente interessante. Se si fa astrazione dalle semplici proposizioni di monete salernitane presenti nelle opere numismatiche del XVII e XVIII secolo, si deve al padre benedettino Gaetano Foresio la prima opera sistematica su tali emissioni, edita alla fine del XIX secolo. Le classificazioni del Foresio però non appaiono convincenti e se ne resero conto già gli studiosi contemporanei all’autore.
CI SONO LIBRI DI NUMISMATICA CHE SONO IL RITRATTO DI UN’EPOCA. VI PRESENTIAMO UNA PICCOLA PUBBLICAZIONE CHE RAPPRESENTA IL COME ERAVAMO DEGLI ANNI VENTI DEL NOVECENTO.
di Antonio Pesaresi
Una proposta oggi impossibile
Come cambiano i tempi! Mi è venuto da pensare così sfogliando l’Annuario italiano per i numismatici e raccoglitori di monete e medaglie pubblicato da Memmo Cagiati nel 1926.
Questo Annuario, secondo le parole del suo curatore, era destinato ad informare i varii lettori del movimento degli studii, delle iniziative più importanti e dei risultati delle istituzioni scientifiche, dei congressi, dei dibattiti, delle questioni, che più appassionano o che più urga di risolvere. Sarebbero tante le notizie interessanti per i lettori degli anni Duemila, per esempio, le critiche all’aspetto artistico della nuova moneta da 100 lire emessa per celebrare la vittoria nella Grande Guerra. Quello che invece mi preme sottolineare e ricordare ai lettori è l’elenco dei raccoglitori italiani. Stupisce in effetti che un tempo il mondo fosse così diverso e che il modo stesso di vivere la collezione ed il collezionismo fossero quasi agli antipodi dei nostri. Il Cagiati infatti, come del resto avevano già fatto i fratelli Gnecchi nella loro Guida Numismatica Universale, riportò gli indirizzi di centinaia di raccoglitori e l’oggetto e la consistenza delle loro raccolte! Chi mai oggi farebbe pubblicare il proprio indirizzo insieme a ciò che si possiede?