Monaco merita sempre una visita, in modo particolare a fine novembre. A Monaco, infatti, il 30 novembre, un giorno prima della Grande Bourse, la fiera internazionale numismatica monegasca, all’Hotel Fairmont, si terrà la prossima asta di Éditions Victor Gadoury. Saranno 875 i lotti messi all’incanto, con rarità di ogni epoca provenienti da ogni parte del mondo. Anche per coloro che non potranno essere personalmente presenti Gadoury offrirà la possibilità di partecipare live da casa: sarà sufficiente registrarsi per tempo.
L’asta aprirà con magnifici pezzi appartenenti all’epoca antica, aurei e bronzi romani con patina intatta, come si può ammirare già dal catalogo. La gamma di offerte sarà alla portata di ogni collezionista.

(Fig. 1) Ingrandimento del rublo d’argento coniato in occasione dei 300 anni della dinastia Romanov, come evidenziato nel rovescio della moneta dalle date 1613-1913. Al diritto in primo piano il regnante al momento della coniazione, Nicola II, che fu anche l’ultimo della dinastia, e dietro di lui il capostipite, Mikhail Fiodorovic Romanov, che divenne zar nel 1613.
di Giuseppe Carucci
NEL 1949 NELL’URSS ANCORA PROVATA DALLA RICOSTRUZIONE POST BELLICA E DALLA DITTATURA, SI PENSO’ DI ISTITUIRE L’ORDINE DI STALIN. MA DOPO NON SE NE FECE NULLA E IL GRANDE E FEROCE DITTATORE NON FU EFFIGIATO NE’ SU MONETE, NE’ SU BANCONOTE NE’ SU ONORIFICENZE.
Austria, Germania e Russia divennero repubbliche. In Austria e Germania nacquero stati gravati da pesanti riparazioni di guerra nei confronti delle nazioni vincitrici a cui si aggiunsero perdite territoriali. L’economia distrutta produsse inflazione galoppante, l’arroganza dei vincitori, l’umiliante occupazione della regione carbonifera della Saar da parte della Francia, tutto ciò rese debole ed instabile la Repubblica di Weimar che era sorta sulle ceneri dell’impero del kaiser e portò la società tedesca alla deriva catastrofica del nazzismo che prometteva di riscattare l’orgoglio nazionale lavando le offese subite in nuovo sangue.
L’Italia d’altra parte, seppure nazione vincitrice, vide una monarchia che aveva assistito impaurita alla ecatombe di re ed imperatori e che pensò di aver individuato nel movimento fascista il giusto puntello che avrebbe garantito ancora lunga vita a casa Savoia.
Segue: articolo completo in formato PDF da Panorama Numismatico nr.223/novembre 2007