È attesa per dicembre l’uscita dell’ultimo volume dedicato da Gian Franco Macri e Caterina Marinelli alla medaglistica pontificia, I pontificati di Paolo VI e Giovanni Paolo I nella medaglia, facente parte del Corpus Numismatum Omnium Romanorum Pontificum (CNORP).
Sono 823 le medaglie illustrate, delle quali 736 risalgono al pontificato di Paolo VI e 71 a quello di Giovanni Paolo I.
Il volume contiene, inoltre, l’indice completo degli autori delle medaglie e dei rovesci.
529 pp. illustrate a colori.
Edizione a cura degli autori.
Info e prenotazioni: 347 8404236 – giano1979@hotmail.com
Il recente fatto di cronaca chiamato Vatileaks per certi aspetti ricorda un feroce libro dal titolo Il papa e la sua corte. Ricordi inediti d’un Carabiniere al servizio di Sua Santità pubblicati da A. Bianchi-Giovini. Il libro porta la data 1860 e come luogo d’edizione Bastia.
Il fine di questo libro è ben descritto nelle righe introduttive del primo capitolo: Di tutte le storie aneddote, quelle della Corte di Roma sono incontestabilmente le più interessanti, ma sono anche le più scarse. I cronisti di questo genere sono per lo più persone di anticamera, che, tutt’orecchio, tutt’occhi, osservano diligentemente chi va e viene, odono discorsi e sono testimoni di fatti che sfuggono alla curiosità di più alta sfera: ma i loro zibaldoni, scritti senz’arte e con molta ingenuità, passano per poche mani private, e di rado pervengono al pubblico. Uno di questi mi venne comunicato non ha guari, e malgrado la sua brevità e le sue imperfezioni, contiene un mondo di particolarità curiose relative alla Corte di Gregorio XVI. Rilevasi che l’autore fu un graduato, ossia un basso ufficiale dei carabinieri di palazzo…
In un clima fortemente impregnato di anticlericalismo come quello della metà dell’Ottocento, libri del genere erano sicuramente molto diffusi. In questo si sparava a zero su Gregorio XVI (1831-1846) e la sua corte. Il papa era visto nella sua vita intima, la quale differisce molto da ciò che appare in pubblico, quando circondato da grave e maestosa pompa. Anche il papa è uomo, e non dimentica di essere tale. Di più, Gregorio XVI era frate, cioè egoista, duro di cuore, insensibile ai mali altrui, e persuaso che Dio l’aveva fatto papa solo per viver bene egli, e imbuggerarsi di tutto il mondo. Non sentiva affezione per nessuno, neppure pei suoi nipoti, e il solo che facesse eccezione a questa regola fu il famoso Gaetano Moroni, detto il Gaetanino, suo barbiere, pel quale nutrì un’affezione costante, e potrei dire cieca e quasi inesplicabile, in un uomo del suo carattere.
di Fabio Robotti
LE VICENDE DELLA PIU’ ANTICA CARICA DELLA CORTE PONTIFICIA ED I COMPITI SVOLTI IN TEMPO DI SEDE VACANTE.
Il maggiordomo è il titolo più antico tra tutte le cariche delle corti, in quanto fin dagli albori della storia presso ogni regno fu necessario individuare un soggetto deputato all’amministrazione e al governo della casa del “principe”.
Adolfo Modesti continua le sue ricerche sulla medaglistica pontificia con questa monografia sulle produzioni a nome di papa Giovanni XXIII. Appena qualche anno fa ha pubblicato i due volumi sulla medaglia annuale pontificia, quella, per intenderci, emessa in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo del 29 giugno e celebrante l’avvenimento più importante di quell’anno di pontificato. Nel 2006 era uscito il quarto volume del suo corpus delle medaglie pontificie che, per il momento, si è fermato a papa Paolo V (1605-1621). Degli anni Ottanta e firmate insieme a Vincenzo Cusumano sono le tre opere dedicate ai pontificati di Pio X e Benedetto XV, Pio XI e Pio XII.
In occasione della Beatificazione di Sua Santità, Papa Giovanni Paolo II, il poligrafico dello stato ha realizzato la medaglia ufficiale che ritrae il Pontefice l’8 dicembre 1998 durante la benedizione della statua dell’immacolata a piazza di Spagna, l’immagine ufficiale rilasciata dal Vicariato (qui a fianco) è stata tratta da uno scatto del fotografo polacco Grzegor Galazka.