Gli anni che vanno dalla fine del Settecento al 1815 si riassumono con il termine di età napoleonica tanto sono stati segnati, nel bene e nel male, da Napoleone Bonaparte. E non solo in Francia ma anche in gran parte d’Europa. La sua impronta è stata davvero indelebile sotto tanti profili: dopo di lui l’Europa non fu più la stessa. Questo ben si può dire anche dal punto di vista numismatico.
Un argomento originalissimo: ripercorrere il Santo Rosario attraverso le monete. Il Santo Rosario è costituito da una serie codificata di preghiere alternate, il Padre Nostro e l’Ave Maria. E’ una litania molto amata e diffusissima ancora oggi, pur in un mondo così poco attento alla religiosità.
Liste di zecche italiane in alcuni autori post CNI. Appunti per un indice di zecche italiane – di Antonio Maria Bianchimani
Questo libro raccoglie gli inserti pubblicati in Panorama Numismatico dal giugno 2004 a luglio 2009, in tutto 15 fascicoli. L’argomento potrebbe, a prima vita, sembrare noioso e banale: un elenco, volendo anche arido, delle zecche italiane.
E invece no: l’argomento si dimostra quanto mai fecondo di spunti, ripensamenti, annotazioni e riprese, il tutto con un “batti e ribatti” tra autori di numismatica antichi e moderni.
Zecca e monete del Comune di Pisa – Dalle origini alla Seconda Repubblica XII sec.-1406 – vol. I – di Monica Baldassarri
Questa fatica di Monica Baldassarri non è un repertorio di monete, perlomeno non è solo questo. Sin dalle prime righe si evince che è un lavoro che viene da “lontano”, frutto dell’attività di studiosa e di ricercatrice che l’autrice porta avanti da anni.
Come infatti ci ricorda nella Presentazione la prof.ssa Lucia Travaini, quest’opera vede la luce come tesi di dottorato circa dieci anni orsono e, in un certo senso, è quasi un bene che sia stata pubblicata soltanto ora, perché negli anni la Baldassarri ha arricchito notevolmente la serie degli apparati, soprattutto corredandola dei nuovi ritrovamenti e dei nuovi studi sulla zecca pisana, che non ha avuto negli anni la fortuna di essere stata al centro di importanti monografie, come invece accaduto anche per delle zecche di minor rilevanza storica. Come aggiunge la prof.ssa M. Luisa Ceccarelli Lemut nell’altra Presentazione, sono di particolare interesse le appendici e la documentazione dei rapporti tra la moneta pisana e le altre monete coeve.
La moneta maledetta
In rete abbiamo trovato notizia di questo libro e lo vogliamo quindi abbinare ai due precedenti perché si tratta di un romanzo che ha come soggetto principale una moneta. Siamo sinceri… e diremo che non lo abbiamo letto. Ci ha però incuriosito la sua scheda su Wikipedia tanto che ne vogliamo trascrivere alcuni brani per i nostri lettori.
Giovanni, il ragazzo protagonista del romanzo, parte con gli zii per un viaggio in Turchia. In un negozio di Istanbul compra una scatolina nella quale scopre esservi un doppiofondo con una moneta antica. Da allora, inspiegabilmente, Giovanni inizia a capire e parlare il turco. Gli viene poi detto, dopo varie peripezie, che quella moneta è pericolosa, e specialmente è l’ultima moneta dei trenta denari del pagamento che ricevette Giuda per tradire Gesù. La moneta ha infatti grandi poteri: fa comprendere le lingue e dona fama e fortuna sottraendole a chi sta accanto.