Raffaello, Ritratto del pontefice Leone X.
di Michele Chimienti, Guglielmo Cassanelli, Claudio Cassanelli
Parte seconda
NEL 1517, DOPO LA SOTTOMISSIONE ALLO STATO PONTIFICIO, LA ZECCA DI MODENA FU RIAPERTA MA LE CONIAZIONI VENNERO SOSPESE POCO DOPO. LA DOCUMENTAZIONE D’ARCHIVIO PERMETTE DI CHIARIRE IL MOTIVO DI UN’EMISSIONE COSÌ EFFIMERA.
L’introduzione storica a questo articolo si trova nella prima parte, già pubblicata su questa rivista1, a cui si rimanda. Ora ci limitiamo a ricordare che il pontefice Leone X, il fiorentino Giovanni de’ Medici (9 marzo 1513-1 dicembre 1521), prese possesso di Modena il 13 dicembre 1514. Apparteneva alla grande famiglia che per secoli dominò Firenze e, come era consuetudine a quei tempi, nominò cardinale suo nipote Giuliano de’ Medici, destinato a divenire pontefice pure lui con il nome di Clemente VII.
Dopo la sottomissione di Modena, Leone ne nominò governatore Fabiano Lippi che, risultando sgradito ai Modenesi fu sostituito, il 29 giugno 1516, da Francesco Guicciardini, famoso per i suoi studi storici il quale, in seguito, fu nominato governatore di Reggio e poi di Bologna.
Articolo completo in formato PDF tratto da Panorama Numismatico nr.320 – settembre 2016