di Sergio Rossi
Il Silphium, ricercatissima pianta le cui proprietà officinali e gastronomiche erano molto note presso gli antichi, non è stata più ritrovata dai tempi di Nerone e si pensa possa essere scomparsa. Essa viene rappresentata con i suoi fiori ed i suoi frutti in numerosissime monete della Cirenaica, unica località dove pare crescesse spontanea, fonte quindi di grande ricchezza per gli abitanti del luogo. Il succo che se ne estraeva veniva paragonato al valore dell ‘oro e dell’argento e veniva conservato nell’erario statale romano. In questo lavoro è stata fatta anche un’ampia sintesi della storia della Cirenaica e delle altre città più grave; importanti dell’epoca ed in particolare di Kyrene, la cui nascita viene attribuita ad un piccolo nucleo di navigatori greci partiti dall’ isola di Santorini.
Malgrado le numerose vicissitudini storiche attribuite a questa regione, dai Re Battiadi (640-450 a.C), a varie Repubbliche (450-322), ai Tolomei (322-66 a.C) ed ai Romani (dal 66 a.c. in poi), il silphium appariva nel retro di tutte le forme monetarie, mentre al diritto troneggiava quasi sempre il busto di Zeus-Ammone, il dio venerato da quelle parti.
Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.183/marzo 2004, articolo richiesto da un ns. lettore.