LA REPUBBLICA AZERA DURÒ SOLO DAL NOVEMBRE DEL 1945 AL DICEMBRE DELL’ANNO SUCCESSIVO ED EMISE BANCONOTE IN SEI TAGLI DIVERSI. PRIVE DI PARTICOLARE PREGIO ESTETICO, COSTITUISCONO PERÒ LA TESTIMONINZA DI UNA POCO NOTA PAGINA DI STORIA DEL SECOLO SCORSO.
La presenza sovietica nell’Iran settentrionale e la secessione Azera
Alcuni anni orsono abbiamo acquistato la banconota qui riprodotta da un commerciante di Istanbul, insieme ad alcune altre emesse durante gli ultimi anni dell’Impero Ottomano al tempo della Prima guerra mondiale e all’inizio abbiamo pensato che si trattasse di un biglietto dello stesso genere, di un tipo non noto (allora eravamo ancora alle prime armi come collezionista). Questa ipotesi era avvalorata dallo stesso venditore che di banconote evidentemente ne sapeva ancora meno di noi. La provenienza ottomana pareva essere confermata dalla datazione in caratteri arabi in piccolo, al centro in basso del recto del pezzo, cioè il 1324 dell’Egira corrispondente, in apparenza, al 1906.
Scarica articolo completo La presenza sovietica nell’Iran settentrionale e la secessione Azera tratto da Panorama Numismatico nr.341, luglio/agosto 2018
di Corrado Marino
Messaggi politici e religiosi, ma anche auguri di felice matrimonio con banconote iraniane il cui valore è stato praticamente azzerato dall’inflazione galoppante.
Allah è grande, gloria ad Alì… e viva gli sposi
In diversi paesi del mondo si fa uso di banconote, o meglio di facsimili della carta moneta, come strumento di propaganda politica, oltre che per fini augurali in occasione di matrimoni, anniversari, e anche di funerali. Il caso più conosciuto è probabilmente quello delle “Hell Banknotes” (letteralmente “banconote degli Inferi”) in uso in tutta la Cina e soprattutto nelle China Town sparse per il mondo, che vengono bruciate nel corso delle esequie per augurare ai defunti, anche quelli che vivevano in ristrettezze, la prosperità nell’oltretomba. Naturalmente si tratta di biglietti finti, stampati su carta comune, assai colorati e con soggetti di fantasia e numerali astronomici, di centinaia di milioni di dollari o yuan. Si possono acquistare per pochi centesimi come fanno i parenti del defunto, nonché come souvenir da parte di turisti di passaggio. Non si tratta mai di biglietti autentici, salvo nel caso di famiglie di magnati che per evidenziare il successo economico che avevano raggiunto sono disposte a bruciare qualche vera banconota, ovviamente di piccolo taglio. Del tutto diversa è la situazione in Iran.
Segue: articolo completo BANCONOTE AUGURALI in formato pdf tratto da Panorama Numismatico nr.330, luglio-agosto 2017