Stemma Odescalchi.
di Alberto Castellotti
PERCHÉ TRE MONETE BATTUTE DA INNOCENZO XI PRESENTANO UNA INSOLITA VERSIONE DELLO STEMMA DEL PONTEFICE?
Governatore di Macerata, cardinale legato di Ferrara (1645-50), vescovo di Novara (1650-56), una vita austera nonostante le sue origini di nobile facoltoso, l’intensa pietà personale nei confronti dei poveri e dei diseredati ben evidente nei motti sulle sue monete, spianarono a Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi da Como, 1676-89) la via al pontificato.
Il suo rigorismo e l’impegno religioso lo configurano come l’ultimo papa della Controriforma. Le sue principali preoccupazioni furono, infatti, la difesa della moralità pubblica, la formazione di un clero pio e zelante nell’applicare il Vangelo, la lotta dottrinale contro il lassismo dei Gesuiti.
Gli ultimi anni del suo pontificato videro l’acuirsi dello scontro tra Roma e la Francia e quello, cruento, tra la cristianità e l’Islam.
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