di Elio Concetti
GIOVANNI PIETRO CAVAZZONI ZANOTTI FU UN POLIEDRICO ARTISTA E SCRITTORE BOLOGNESE DEL SETTECENTO. ECCO LA SUA MEDAGLIA.
a, oppresso da un parruccone che gli scende fin sulle spalle e con una vistosa cravatta a sciarpa annodata sul collo, ha il volto statico, il naso pronunciato e gli zigomi in rilievo. Nel giro si legge: IO. PETRVS CAVAZZONVS ZANOTTVS. Nel rovescio è raffigurata una figura femminile, volta a destra, con vesti classiche, seduta su una sedia, in atto di dipingere su una tela poggiata sopra un cavalletto. E’ la rappresentazione allegorica della Pittura realizzata in stile classico. E’ la Pittura che copia il creato. Nel margine vi è la frase: IMITATIO RERVM NATVRAE (imitazione delle cose della natura). Non vi sono, sigle né simboli. Purtroppo nella medaglia non si scorgono neppure elementi originali di forza espressiva, probabilmente perché la lavorazione non era ancora perfezionata e, per questo non lascia vedere, nella sua funzione di prova, quale noi la consideriamo, quel realismo che dovrebbe coincidere con lo spirito emergente del suo tempo. Se questo esemplare, posto all’interesse dei lettori, fosse stato prodotto con un metallo nobile, avrebbe certamente mostrato una suggestiva e vibrante morbidezza. Si sa che Bologna, specie nel Settecento, era una città dedita alla cultura e alle arti che per altro testimoniavano l’intenso rapporto esistente tra la città stessa e gli artisti di talento, che numerosi vi vivevano e vi operavano. Giovanni Pietro Cavazzoni Zanotti era uno di questi.
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