CRISTO IN MAESTÀ, STANTE BENEDICENTE, STANTE CON IL GLOBO CRUCIGERO, A MEZZO BUSTO, NELL’ATTO DI USCIRE DAL SEPOLCRO; MARIA SEDUTA IN TRONO COL BAMBINO, A MEZZA FIGURA, IL TEMA DELL’ANNUNCIAZIONE; L’APOSTOLO MARCO IN PIEDI O SEDUTO MENTRE CONSEGNA AL DOGE IL VESSILLO; IL LEONE MARCIANO RAMPANTE, GRADIENTE, IN SOLDO O IN MOLECA; SANTA GIUSTINA STANTE CON IL PETTO TRAFITTO DA UN PUGNALE, DA SOLA O MENTRE INCORONA IL LEONE ALATO. SONO LE IMMAGINI ATTINENTI LA SFERA RELIGIOSA INCISE SULLE MONETE VENEZIANE.
Il presente articolo ha per oggetto i santi e le altre figure religiose presenti sulle monete coniate dalla Serenissima. Si premette che non saranno repertoriate tutte le monete con soggetti religiosi, praticamente tutta la produzione di Venezia che, partendo dalle emissioni imperiali per arrivare a quelle dogali, interessa un intervallo di quasi mille anni, ma solamente le varie tipologie. Inoltre non saranno presi in considerazione i soggetti religiosi raffigurati sulle oselle, sulla monetazione anonima per Venezia e i suoi possedimenti, sui multipli in oro di ostentazione da 10 a 105 zecchini, pezzi enormi che possono arrivare a pesare oltre 300 grammi.
Segue: articolo completo in formato pdf tratto da Panorama Numismatico nr.311 – Novembre 2015
La zecca austriaca ha coniato una nuova moneta della fortunata e bella serie bimetallica (argento e niobio) con valore nominale di 25 euro; il primo tondello, emesso nel 2003, celebra i 700 anni della città di Hall in Tirolo: al rovescio è raffigurato un Guldiner del 1486. Il nuovo pezzo, datato 2015, celebra la cosmologia cioè la scienza che studia struttura ed evoluzione dell’intero universo in relazione allo spazio, al tempo e alla materia. La cosmologia è un aspetto del sapere filosofico e scientifico che, nel corso del Novecento, si è trasformato da indagine prevalentemente speculativa a disciplina fisica a tutti gli effetti, ben corredata di dati sperimentali, che cerca di correggere le teorie metafisiche o dogmatiche sull’origine dell’universo. Sul dritto si trovano le figure della sonda spaziale Rosetta, del pianeta Saturno e di alcune stelle; l’obiettivo principale della missione spaziale sviluppata dall’Agenzia Spaziale Europea è lo studio della cometa periodica (6,45 anni terrestri) Churyumov-Gerasimenko che appartiene alla famiglia delle comete gioviane. Sull’altro lato del tondello sono raffigurati il sistema solare, la nostra galassia e il grande telescopio (E-ELT, European Extremely Large Telescope) con uno specchio primario di 39 metri che sarà costruito, sul Cerro Armazones, nel deserto di Atacama in Cile e diventerà «il più grande occhio del mondo rivolto al cielo». Il pezzo, coniato in 65.000 esemplari, è formato da un anello esterno in argento (10 g) e da un tondello centrale (6,5 g) di niobio che presenta due contrastanti tonalità di colore, blu e giallo.
di Gianni Graziosi
La moda di disegnare sulle banconote, nel bene e nel male, sta imperversando e non solo artisti più o meno affermati si cimentano in questa attività ma anche comuni cittadini si trasformano in anonimi autori dando libero sfogo e visibilità alla loro fantasia. Molte le banconote prese di mira e manipolate in modo ludico, soprattutto il pezzo da un dollaro americano con l’effige di George Washington. In genere sono usate banconote che riportano, in un qualche modo, l’immagine di una persona ma tutte possono essere dipinte e trasformate, anche pezzi fuori corso.
Segue: articolo completo in formato pdf tratto da Panorama Numismatico nr. 303 – febbraio 2015 (numero esaurito).
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Elogio della numismatica Elogium Nummophiliae
Tutto l’Elogio della numismatica è un brillante e vivace intarsio di citazioni e riferimenti culturali, di pensieri e di ricordi che ci mostrano con quanto patos, con quanta passione e coinvolgimento Damiano Cappellari, vero nummofilo e nummologo, si occupi di monete. Non c’è da aspettarsi un manuale per collezionisti, un freddo e austero elenco di monete, un saggio di numismatica ma, semplicemente, uno strumento che funge da stimolo a interrogarsi sulla propria passione. Volume scritto in difesa di chi ama le monete in quanto tali, per la loro storia e antichità, per la loro bellezza e il loro fascino, per le mille avventure che racchiudono, per le casualità sorprendenti e le circostanze imprevedibili che esse ci possono raccontare, basta saper leggere e interpretare gli indizi che spesso ci forniscono. Non più gelidi oggetti di un collezionismo votato solo all’aspetto economico d’investimento ma tondelli metallici palpitanti, vivi, capaci di raccontar splendide storie a tutti coloro che avranno tempo e voglia di prestar loro attenzione.
Negli ultimi tempi i saggi di numismatica stanno vivendo un periodo di relativa abbondanza. Questo fatto, probabilmente, evidenzia un rinnovato interesse per la storia, la cultura, le tradizioni del nostro “bel paese” e tutto ciò è sicuramente un avvenimento particolarmente piacevole. Il nome di Lorenzo Bellesia è indubbiamente noto a chi si occupa, a qualsiasi titolo, di numismatica; l’autore, per l’ennesima volta, ha prodotto un saggio interessante: una seria ed approfondita ricerca numismatica sulle monete coniate nella zecca di Sabbioneta. La città, fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna, che ne fu anche primo duca, venne realizzata nell’arco di circa 35 anni, dal 1556 al 1591, secondo i criteri del migliore Rinascimento e in base ai principi della Città ideale.