Il volume, edito in occasione della 114a manifestazione VERONAFIL, tratta di alcuni pezzi enigmatici in piombo, più raramente in rame, aventi forma di conchiglia, che hanno particolarmente incuriosito l’autore. Egli ha intrapreso uno studio approfondito per cercare di fornire un’identità e, soprattutto, una funzione a questi antichi manufatti, le sue conclusioni sono presentate ed argomentate in questo interessante lavoro.
Pezzi, nella prima parte, affronta la monetazione nel mondo antico ponendo particolare attenzione ai precursori della moneta. Come noto, la nascita e la diffusione della monetazione, come oggi noi la intendiamo, è una conquista relativamente recente, risale infatti alla seconda metà del VII secolo a.C.
Il volume, come chiaramente si legge nel titolo, tratta di un aspetto particolare della monetazione di Giulio Cesare (100-44 a.C.), le monete con il suo ritratto. Cesare grande generale, capostipite della dinastia più famosa, rappresenta senza alcun dubbio uno dei personaggi più noti e mitizzati della storia. Figura straordinaria, primo dittatore perpetuo della repubblica romana e creatore dell’impero romano, anche se non fu imperatore. Potere che consegnò a suo figlio adottivo, il giovane Gaio Cesare Ottaviano, primo Augusto della cronologia di Roma. Moltissimo si è scritto sulla sua vita, i suoi amori, i suoi trionfi e sulle sue monete. Storici, archeologi, numismatici hanno effettuato innumerevoli ricerche e studi, numerosissime sono le pubblicazioni e gli articoli che lo riguardano. Fra tanti argomenti analizzati, un aspetto che sicuramente appassiona, sia i collezionisti che gli studiosi, è la conoscenza delle reali fattezze del volto di Cesare. Qual è la sua raffigurazione più veritiera? Qual è l’esatta cronologia delle monete emesse nel 44 a.C.? Questo libro esamina proprio questi aspetti. Sergio Novajra ha riassunto, analizzato e confrontato quello che gli studiosi hanno scritto al riguardo cercando di trarre, alla fine, le logiche conclusioni soprattutto dal punto di vista numismatico.
Allestita da Andrea Quarti con la collaborazione di Renzo Bruni e la sponsorizzazione dell’amministrazione locale, dal 30 ottobre al 28 novembre 2010, a Bondeno di Ferrara, è possibile visitare una mostra dal titolo “SALVADANAI & RISPARMIO – tradizione culturale, funzione pedagogica, fattore di sviluppo economico e di progresso della società” che, come si può ben intuire, si pone l’obiettivo di illustrare al visitatore (con particolare attenzione ai giovani in età scolare) il fenomeno-concetto del risparmio raccontando nascita (agli inizi dell’800 in concomitanza con la creazione delle prime Casse di Risparmio), evoluzione e sviluppo mondiale di tale pratica, con particolare risalto all’importantissimo ruolo dell’Italia in tale ambito (si pensi che il primo Congresso sul risparmio fu celebrato per iniziativa e organizzazione tutte italiane, ndr).
Che le monete e le banconote fossero, a volte, vere opere d’arte è cosa risaputa e nota, ma che potessero essere il mezzo attraverso cui anonimi “artisti” di tutto il mondo danno libero sfogo e visibilità alla loro fantasia creativa è certamente cosa meno conosciuta. Sicuramente oggi esistono molti più metodi di espressione individuale, rispetto a qualsiasi altro periodo storico, ed alcuni hanno pensato bene di utilizzare pure il denaro.
di Gianni Graziosi
Il volume raccoglie tutti gli elaborati che hanno partecipato al concorso proposto, nel 2009, dalla NIA (Numismatici italiani associati) per opere inedite di argomento numismatico. La dott.sa Luisa Valle, vicepresidente della NIA, nell’introduzione scrive:
È l’amore per la storia che muove questo mondo, che stimola studi e ricerche, e che va indirettamente a tutelare quell’immenso patrimonio storico che l’Italia possiede, che andrebbe difeso e promosso con il contributo di tutti, certi che rendere visibili le testimonianze del proprio passato renda un popolo consapevole di ciò che è stato, di ciò che è diventato e di qual è la strada giusta da percorrere: in poche parole un popolo culturalmente forte.. Non si può far altro che essere d’accordo e condividere queste parole. Il risultato è questo volume che sicuramente offre un contributo allo studio della nostra storia e, nello stesso tempo, promuove lo sviluppo della cultura numismatica. I lavori presentati sono 12 e spaziano su argomenti numismatici molto differenti.