di Roberto Diegi
RASSEGNA DI UNA DELLE IMMAGINI PIU DIFFUSE SULLA MONETAZIONE ANTICA, DALL’EPOCA ROMANA A QUELLA BIZANTINA.
Claudio II fu molto impegnato sul fronte militare a fronteggiare le pericolose invasioni di barbari alle frontiere nord-orientali. Prima gli Alamanni, che dovettero subire pesanti sconfitte, nel 268, poi i Goti, molto probabilmente assieme ad altre tribù sempre di stirpe germanica, che invasero l’Impero in un numero impressionante: si narra di oltre 320.000 armati che avrebbero invaso la Provincia Danubiana, per via di terra e, mediante migliaia di navi, fornite dagli Eruli, attraverso il Mar Nero e da qui nell’Egeo, contro le ricche città che si affacciavano su queste sponde. Ma i Goti e i loro alleati cercarono inutilmente di conquistare le ben munite città romane sul territorio danubiano e quelle sulle coste della Grecia e dell’Asia Minore. Le legioni romane guidate dall’imperatore in persona, con l’aiuto determinante del valido generale e futuro imperatore Aureliano, comandante della cavalleria dalmata, inflissero devastanti perdite ai Goti, praticamente annientando quella marea di armati e respingendo così il tentativo di invasione via terra. La battaglia decisiva avvenne nei pressi di Marcianopolis, in Tracia: era l’anno 269.
Segue: articolo completo in formato PDF tratto da Panorama Numismatico nr.302 – Gennaio 2015 (numero esaurito).
di Roberto Diegi – da Panorama Numismatico nr.248/Febbraio 2010
Publius Licinius Valerianus
Publius Licinius Egnatius Gallienus
Anche in questo articolo ho trattato insieme la storia di Valeriano e Gallieno, non solo perché erano padre e figlio, entrambi imperatori, ma perché i loro destini si intrecciarono tragicamente nella convulsa storia dell’Impero romano di questi anni di transizione.
Valeriano era nato probabilmente a Roma attorno al 200: suo figlio Gallieno era nato nel 218 anch’egli probabilmente a Roma, ma sul luogo di nascita dei due imperatori si sa poco, se non che erano certamente italici, appartenenti ad una nobile ed antica aristocrazia senatoria.