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Sulla falsificazione della cartamoneta a scopo politico

Data: 24 Maggio 2017In: Cartamoneta Banconote, Falsi e falsari, Varie NumismaticaNessun commento

5 gulden 1800di Stefano Di Virgilio

I falsi gulden e rubli di Napoleone

La falsificazione nella cartamoneta è vecchia quanto lo è la sua storia. I primi biglietti cinesi recavano impresse le terribili minacce della legge del Gran Khan, rivolte a chi avesse tentato di falsificarli (probabilmente perché qualcuno c’era già riuscito): i daler di Johan Palmstruch, le prime banconote europee, vennero falsificati dopo poco tempo dalla loro emissione, nonostante fossero dotati di ben dieci firme manoscritte e sigilli in ceralacca.

Scarica articolo completo Sulla falsificazione della cartamoneta a scopo politico tratto da Panorama Numismatico nr.109/giugno 1997. Articolo richiesto da una nostra lettrice.

Banconote “troppo” false

Data: 10 Maggio 2017In: Curiosità numismatiche, Varie NumismaticaNessun commento

banconota da 300 eurodi Gianni Graziosi

Recentemente una curiosa notizia ha attratto la mia attenzione di numismatico impenitente. I fatti risalgono al maggio 2015 quando una ragazza si recò in un negozio di Reggio Emilia per comprare un iPhone. Al momento di pagare utilizzò dieci banconote da 20 euro che insospettirono il negoziante. Chiamata la polizia la ragazza venne denunciata per spaccio di banconote false. Niente di nuovo sotto il sole ma la novità riguarda la notizia apparsa recentemente (marzo 2017). Visto che le banconote erano falsificate in modo decisamente maldestro, tra l’altro avevano tutte lo stesso numero di serie, il difensore e il pubblico ministero hanno chiesto l’assoluzione. Il giudice è stato dello stesso parere quindi l’imputata è stata assolta perché l’approssimazione della contraffazione escludeva la responsabilità penale di chi spende le banconote. La cassazione ha infatti stabilito, con sentenza 23 agosto 2012 n. 33214 (Cass. Pen. Sez. V), che « …il falso grossolano non punibile è soltanto quello facilmente riconoscibile ictus oculi anche da persone del tutto sprovvedute, mentre non è tale quello che richiede una certa attenzione per il riconoscimento della falsificazione…» In poche parole, una falsificazione grossolana esclude la responsabilità penale di chi diffonde le banconote. Se una persona è talmente ingenua da accettare cartamoneta palesemente falsa sono fatti suoi.

Segue articolo completo Banconote troppo false in formato pdf tratto da Panorama Numismatico nr.328 – Maggio 2017

Appunti sulla circolazione di monete false ottenute per fusione

Data: 26 Aprile 2015In: Falsi e falsari, Varie NumismaticaNessun commento

matrice in bronzo 5 lire 1927di Lorenzo Bellesia

Nel numero di marzo scorso [ndr nr.183 – marzo 2004] avevo pubblicato una curiosa matrice per produrre monete false da 20 kreuzer con una colata di una povera lega a base, probabilmente, di stagno. Raccogliendo nuova bibliografia sull’argomento ed altre piccole notizie se ne può dedurre che questo pratico sistema di produzione a fusione fu molto in voga tra la fine del Settecento fino al Novecento infestando la circolazione monetale di tutta la penisola.

La fusione infatti era assai più semplice della coniazione e, bontà del metallo a parte, costava molto meno. L’economista Ferdinando Galiani nel suo Della moneta proponeva, per risparmiare sui costi della zecca, di ritornare all’antico modo della fusione. Qui sarebbe ogni vantaggio. Due punzoni d’acciaio stamperieno il dritto e’l rovescio d’una moneta in due madri, e quasi petrelle di rame, ove due uomini, senz’altra spesa che calo, rinettatura e carvone, ogni gran somma il giorno ne getterieno, tutte eguali di peso e di corpo, e perciò più atte a scoprire o forbicia o falsità. La fusione garantiva quindi bassi costi di produzione ma poteva essere usata anche dai falsari.

Segue: articolo completo tratto da Panorama Numismatico nr.189 – ottobre 2004

Vedi anche Ancora sulle monete false ottenute per fusione (articolo online) tratto da Panorama Numismatico nr. 225/gennaio 2008

Un trattato sull’arte di batter moneta tra alchimia e illegalità

Data: 24 Aprile 2015In: Falsi e falsari, Varie NumismaticaNessun commento

Pieter Breughel - Alchimista

Pieter Breughel - L'alchimista 1558

di Lorenzo Bellesia

Nell’Archivio di Stato di Modena molti anni fa trovai il documento che presento in questo articolo. E’ un trattato, molto breve, sulla coniazione delle monete e sulla fusione dei metalli ma sembra essere stato composto, almeno così sembra, da un appassionato alchimista.

L’alchimia era una dottrina tra la magia e la religione che aveva lo scopo di affinare e mutare i metalli vili in nobili. L’oro era quindi l’elemento da trovare perchè considerato il primo dei corpi elementari.

Le legislazioni cercarono spesso di combattere l’alchimia perchè la sua pratica poteva sconfinare nell’illegalità. Se, infatti, era ben difficile trasformare i metalli vili in oro, era tuttavia possibile, come dimostra ampiamente il trattato che qui si presenta, indorare o falsificare le monete. E’ noto – scriveva Ferdinando Galiani – quanto si siano gli uomini travagliati per imitar l’oro e moltiplicarlo; ed è nella luce del nostro secolo divenuta così ridicola e vilipesa questa misteriosa scienza, che “alchimia” si dice, quanto forse fu in altri tempi venerata e culta. Egli fa anche una considerazione d’ordine morale: tanto poco resiste al tempo ed alla verità un inganno misterioso, che promette utilità sproporzionate agli ordini della natura. Quello però, che a me è paruto sempre strano, è il conoscere che questa scienza di disprezza, non per lo fine ch’ella si propone, il quale anche agli stessi disprezzatori sembra grande ed eccellente, ma perchè si sa non poter ella giungere a conseguirlo.

Segue: articolo completo in formato pdf tratto da Panorama Numismatico nr. 206/aprile 2006


Imitazioni e falsificazioni

Data: 25 Marzo 2015In: Falsi e falsari, Varie NumismaticaNessun commento

2 centesimi 1902 falsiBreve storia dei falsi numismatici

di G.Fenti

Spesso ci chiedono come sia possibile distinguere le monete false da quelle originali. Il problema è molto complesso e di difficile soluzione per diversi motivi. Complesso perchè il campo della numismatica è molto vasto e diverse tra loro sono le monete costruite sia per fusione che per battitura, da circa duemilaseicento anni a questa parte. Difficile perchè la fantasia dei falsari è immensa e i metodi di costruzione dei falsi si evolvono continuamente, diventando sempre più raffinati.

Le monete false hanno inquinato moltissime collezioni, sia private che pubbliche, grandi e piccole, anche le più famose. Assieme ai falsi veri e propri, sono state costruite anche imitazioni di monete molto note, quasi sempre rare, a volte senza l’intenzione di mortificare il collezionista. Alcune di queste imitazioni hanno raggiunto un notevole valore artistico e tecnico tanto da crearsi una loro collocazione nell’ampio campo del collezionismo e quindi sul mercato numismatico.

Segue: articolo completo richiesto da un ns.lettore tratto da Panorama Numismatico nr.10/luglio 1985

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