12/13 novembre 2016 – FAENZA (RA)
48° Convegno Filatelico Numismatico Città delle Ceramiche
Presso: Palazzo delle Esposizioni, corso Mazzini, 92, Faenza, mappa.
Info: Albino Cimatti, via Monti, 1, 48018, Faenza – tel. 339 7426076 – e-mail: cimattialbino@libero.it
Una testimonianza di vita all’arrivo di Napoleone in Italia
Come tutti i ritrovamenti di tesori, scrive Chiara Guarnieri in apertura del libro, anche il gruzzolo di Faenza nasconde una storia che merita di essere raccontata. Il suo rinvenimento, nel 1993, è stato del tutto casuale. Lasciamo alle parole di Vittorio Gambi, lo scopritore, la descrizione di che cosa è avvenuto: «Durante un piccolo lavoro di ristrutturazione nello scantinato di casa, in un angolo di pavimento, senza rendermene conto ho colpito con il martello una ciotola di terracotta che si trovava in una nicchia creata tra le pietre. La ciotola rotta nella parte superiore vicino al coperchio di ferro, lasciava cadere per terra delle monete. Una volta estratta dal muro, ho notato che la parte rimasta intatta della ciotola conteneva ancora molte monete, sistemate in verticale e incastrate in modo ordinato tra loro. Con grande stupore e curiosità ho estratto le monete, erano moltissime e non mi capacitavo di come potessero essere tutte contenute in quella piccola ciotola».
Cosciente del valore storico di quel rinvenimento, il proprietario decise di consegnarlo alla Soprintendenza di Bologna. Si trattata di ben 1175 monete in argento, mistura e rame, la maggior parte delle quali pontificie, in quanto Faenza faceva parte dello Stato della Chiesa. Le monete datano dalla seconda metà del Seicento al 1796. Per Michele Chimienti, che ha curato la parte più strettamente numismatica del libro, si tratta del frutto di prolungati risparmi di una famiglia occultati in tutta fretta all’avanzare dell’esercito francese che, ovunque andava, imponeva requisizioni e faceva razzie.