di Michele Chimienti, Guglielmo Cassanelli, Claudio Cassanelli
LE EMISSIONI DELLA ZECCA DI MODENA ALL’INIZIO DEL XVI SECOLO ANALIZZATE ANCHE ATTRAVERSO LA DOCUMENTAZIONE D’ARCHIVIO.
Prima parte
Questa ricerca si propone di chiarire alcuni aspetti della monetazione modenese all’epoca delle occupazioni straniere dell’inizio del XVI secolo, ossia dal 18 agosto 1510 sino al 6 giugno 1527, quando il duca Alfonso I d’Este riconquistò la città.
La zecca di Modena all’inizio del secolo XVI
La signoria estense era nata a Ferrara ma in seguito allargò i suoi territori comprendendo anche Modena, che si sottomise spontaneamente al marchese Obizzo II d’Este nel 1288. Nel 1306 i modenesi si ribellarono agli Estensi che ristabilirono il loro dominio nel 1336. Quando morì Ercole I (fig. 1) nel 1505 gli successe il figlio Alfonso I (fig. 3) che perse il dominio su Modena nel 1510, potendovi ritornare solo nel 1527.
Anche se il CNI attribuisce tutte le monete modenesi di Alfonso I al secondo periodo (1527-1534), esiste una documentazione che prova l’esistenza di emissioni anche prima del 1510.
Articolo completo in formato PDF tratto da Panorama Numismatico nr.306 – Maggio 2015.
di Gianni Graziosi
EDITTI, GRIDA, STATUTI E TARIFFE DEL XVI – XVII SECOLO CI RACCONTANO DI MONETE, DI CONSUETUDINI, DI PENE CORPORALI E PECUNIARIE.
Mi è capitato di sfogliare e leggere il volume Statuti e leggi per il marchesato di Vignola pubblicato, nel 1877 dalla tipografia di Antonio Monti, per iniziativa della Società Vignolese di storia patria e arti belle, il presidente della società era l’avvocato Arsenio Crespellani (1828-1900). Dalla lettura sono emerse notizie e curiosità che riguardano anche le monete. Prima di illustrarne qualche esempio indicativo può essere utile inquadrare brevemente il periodo storico che ha visto l’emanazione di questi statuti.