Domenica 24 Febbraio 2019 si svolgerà presso la sede dei Circolo Numismatico Ligure “Corrado Astengo” la presentazione del testo scritto da Andrea D. Mazarakis e curato dalla Dott.ssa Monica Baldassarri “Il Ducato di Venezia e le sue imitazioni nell’Oriente Latino tra l XIV e il XVI secolo”.
Ospite dell’evento sarà il professore Armanno Arslan (Accademico dei Lincei) che terrà un interessante intervento riguardante la monetazione oggetto del libro a partire dalle ore 11:00 (Treni permettendo).
Info: Circolo Numismatico Ligure “Corrado Astengo”, Palazzo Ducale – Piazza Matteotti, 5 – Genova (GE) 16123, mappa. Contatti: tel.010311339
Giovanni Gandolfi, professore di statistica e contabilità commerciale, nel 1860 diede alle stampe a Napoli il suo Monete di oro e di argento dei principali Stati del mondo. Un anno prima che il Regno di Napoli cessasse di esistere e con lui il suo sistema monetario, gli era convinto che proprio quello fosse il migliore della penisola! Altro che la lira!
Di tutte le monete che nelle differenti parti della Italia servono di unità monetaria, il ducato napolitano è il solo che potrebbe essere ammesso come unità generale per tutta l’Italia, qualora vorrebbesi adottare un sistema uniforme monetario al quale più facilmente si adatterebbero quelle popolazioni italiane che fanno uso di altre unità di moneta, ciò che non sarebbe lo stesso con l’adozione della nuova lira di Piemonte (la quale non vanta un’origine italiana), né molto meno col fracescone (sic) di Firenze, lo scudo romano ecc.
Nel 1478 muore Lodovico II e gli succede il figlio Federico, ma il suo governo è breve anche se fa in tempo a coprirsi di gloria in battaglia contro gli Svizzeri a Lugano. Prende poi parte alla guerra contro Venezia ed il Papato e a fianco degli Estensi, Milano, Urbino e Napoli per la difesa di Ferrara. Mori quarantatreenne dopo appena 6 anni di governo.
Al periodo del suo governo è generalmente assegnata una abbondante emissione di quattrini anonimi con la lesta di Virgilio al diritto e la scritta EPO nel campo del rovescio, ma del resto la sua produzione monetale è scarsissima, anzi è rappresentata da un unico tipo monetale e per giunta di eccezionale rarità.
Si tratta di un ducato in oro di grande bellezza compositiva con al diritto il busto corazzato a s. con lunghi capelli e al rovescio la Pisside con il Sangue di Gesù Cristo.
Segue: articolo completo in formato PDF, Panorama Numismatico nr.50/febbraio 1992