Costantinus-Licinius (313-337 d.C.)
Luigi Sabetta era nato a Ragusa, in Dalmazia, il 14 dicembre 1911. Terminati gli studi, iniziò una brillante carriera diplomatica proseguita fino al pensionamento avvenuto nel 1977. La numismatica fu una sua grande passione. Si dedicò in particolare alla monetazione del periodo costantiniano scrivendo diversi articoli di aggiornamento del Roman Imperial Coinage (RIC) e raccogliendo una ricca e variegata serie di follis dello stesso periodo. Tre anni dopo la morte di Sabetta, avvenuta nel 1989, questa collezione è stata ceduta dalla famiglia alle Civiche Raccolte Archeologiche e Numismatiche del Comune di Milano. Il catalogo che qui presentiamo è il coronamento di tutta una vita dedicata non solo al collezionismo fine a se stesso ma anche allo studio e alla valorizzazione di quanto raccolto.
La fisionomia del primo imperatore cristiano attraverso le sue monete
I RITRATTI DI COSTANTINO SONO MOLTO DIVERSI TRA LORO E ALCUNI DIFFERISCONO NOTEVOLMENTE DALLA DESCRIZIONE DELL’IMPERATORE CHE FECERO I SUOI CONTEMPORANEI.
Costantino era figlio di Costanzo Cloro e della sua compagna Elena. Si conosce pochissimo della sua gioventù: perfino la sua data di nascita è incerta. Aveva una statura imponente, in grado di terrorizzare i suoi coetanei, ed era detto Trachala per il suo largo collo. Costantino venne nominato Cesare dall’Augusto di Occidente, Massimiano, di cui sposò la figliastra Teodora. Venne poi affidato all’Augusto d’Oriente, Diocleziano, e fu quindi educato a Nicomedia presso la corte dell’imperatore, sotto il quale iniziò la carriera militare.
Il primo maggio del 305, Diocleziano abdicò a favore del proprio Cesare Galerio e lo stesso fece Massimiano, in Occidente, a favore di Costanzo. Galerio nominò proprio Cesare il nipote Massimino Daia, mentre Costanzo scelse come proprio successore Flavio Severo. Fu in questo frangente che Costantino raggiunse il padre in Britannia e condusse con lui alcune campagne militari nell’isola. Circa un anno dopo, nel luglio del 306, Costanzo Cloro morì nei pressi dell’attuale York e l’esercito proclamò Costantino nuovo Augusto d’occidente, mettendo così a repentaglio il meccanismo della tetrarchia, ideato da Diocleziano proprio per porre termine all’uso ormai consolidato degli eserciti di proclamare di propria iniziativa gli imperatori.
La proclamazione di Costantino ad Augusto era quindi avvenuta secondo un principio dinastico, invece del sistema di successione per cooptazione che aveva cercato di instaurare Diocleziano. La crisi del sistema tetrarchico portò ad una lunga serie di guerre civili. Si ebbero inizialmente quattro augusti (Galerio e Massimino Daia in Oriente, Licinio in Illirico e Costantino nelle province galliche e ispaniche, mentre Massenzio, il figlio dell’antico collega di Diocleziano, Massimiano, restava come usurpatore a Roma, in Italia e in Africa.
Segue: articolo completo tratto da Panorama Numismatico nr.304 – Marzo 2015
UNA MOSTRA A PADOVA FOCALIZZA L’ATTENZIONE SULLA CONIAZIONE DEL SOLIDO E SULLA SUA DIFFUSIONE DAL 313 ALL’ANNO MILLE.
L’imperatore Costantino (306-337) è la figura attorno a cui ruota la mostra In hoc signo vinces. Dal 313 all’anno Mille: la moneta d’oro di Costantino nei secoli, organizzata fino al 26 maggio dal Museo Bottacin di Padova, noto per la ricca raccolta di monete e medaglie.
Tra i più importanti personaggi dell’impero romano, Costantino riorganizzò l’esercito e l’amministrazione e trasferì la capitale da Roma a Costantinopoli. Soprattutto il suo nome è legato a episodi relativi alla diffusione del cristianesimo, quali la vittoria del 312 sul rivale Massenzio al Ponte Milvio (quando ebbe la visione della croce recante la scritta in hoc signo vinces) e la promulgazione dell’Editto di Milano nel 313, con il quale si concedeva piena libertà di culto ai cristiani. Vi è, però, un aspetto, meno noto ma fondamentale, che fa di Costantino una delle figure di maggior rilevanza nella storia economica del mondo antico: l’introduzione di una nuova moneta aurea, il solido, per risollevare lo Stato romano dalla grave crisi economica che lo stava trascinando verso la rovina. (altro…)
di Roberto Diegi – anterpima da Panorama Numismatico nr.260 / Marzo 2011
Flavius Valerius Constantinus
Flavio Valerio Costantino era nato nel 285 (ma alcuni anticipano di dieci anni questa data) a Naissus nella Moesia Superiore ed era quindi uno degli imperatori illirici che da qualche decennio detenevano il potere.
Il 18 settembre 224 Costantino, vinto Licinio, diveniva l’unico signore di tutto l’Impero romano. Erano trascorsi diciotto anni da quando, nel 306, alla morte del padre Costanzo aveva cercato di essere acclamato augusto dalle sue legioni.