Chi frequenta i mercatini dell’antiquariato può avere la fortuna di trovare qualcosa di interessante per coltivare la propria passione. Rovistando tra i volumi accatastati su un tavolo pieno di cianfrusaglie mi è capitato in mano un volumetto di color verde militare, in parte sbiadito, ma che ha subito catturato la mia attenzione. Sulla copertina si legge: GOVERNO DELLA CIRENAICA – UFFICIO STUDI (rapporti e monografie coloniali, serie 1a – N. 6 – agosto 1924) – Manualetto numismatico per la Cirenaica, Bengasi MCMXXIV. Silvio Ferri, nell’avvertenza iniziale, scrive: «Il presente libretto ha il modestissimo scopo di offrire ai numerosi dilettanti numismatici della Colonia un indirizzo e un aiuto; colla speranza che, aiutando ed incanalando attività finora indipendenti e disperse, ne possano ritrarre un qualche giovamento anche le Collezioni dello Stato; giacchè non è un mistero per nessuno che il regolamento, forse troppo draconiano, sugli oggetti archeologici ha fatto completamente sparire dal mercato le monete; ed è chiaro che il controllo non potrà tornare ad essere esercitato se non incoraggiando e in qualche modo legalizzando il raccogliere privato.» Il piccolo manuale, stampato a Roma dallo stabilimento tipografico Riccardo Garroni, ovviamente non aveva la pretesa di illustrare tutte le monete reperibili in Cirenaica ma, semplicemente, cercava di dare massima visibilità e diffusione alle monete greche locali. Le pagine di testo sono solamente quarantotto, alle quali sono aggiunte XXVIII tavole con disegni di 520 monete. Sono proprio queste tavole che hanno catturato la mia attenzione, in particolare i bei disegni dei nominali con l’immagine della pianta del silfio.
Il Silphium, ricercatissima pianta le cui proprietà officinali e gastronomiche erano molto note presso gli antichi, non è stata più ritrovata dai tempi di Nerone e si pensa possa essere scomparsa. Essa viene rappresentata con i suoi fiori ed i suoi frutti in numerosissime monete della Cirenaica, unica località dove pare crescesse spontanea, fonte quindi di grande ricchezza per gli abitanti del luogo. Il succo che se ne estraeva veniva paragonato al valore dell ‘oro e dell’argento e veniva conservato nell’erario statale romano. In questo lavoro è stata fatta anche un’ampia sintesi della storia della Cirenaica e delle altre città più grave; importanti dell’epoca ed in particolare di Kyrene, la cui nascita viene attribuita ad un piccolo nucleo di navigatori greci partiti dall’ isola di Santorini.
Malgrado le numerose vicissitudini storiche attribuite a questa regione, dai Re Battiadi (640-450 a.C), a varie Repubbliche (450-322), ai Tolomei (322-66 a.C) ed ai Romani (dal 66 a.c. in poi), il silphium appariva nel retro di tutte le forme monetarie, mentre al diritto troneggiava quasi sempre il busto di Zeus-Ammone, il dio venerato da quelle parti.
Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.183/marzo 2004, articolo richiesto da un ns. lettore.